Donne in politica, ci vuole coraggio

“Donna: quale futuro?” è un incontro organizzato da "Il Circolo l’Incontro” e dal coordinamento Donne Ds: appuntamento sabato 11 marzo alle 15, alle ex Scuderie Martignoni con Livia Turco

Le donne si interrogano sul proprio futuro, politico e sociale. All’incontro organizzato da “Il Circolo l’Incontro” di Gallarate, in collaborazione con il coordinamento Donne Ds Gallarate, per  sabato 11 marzo alle 15, alle ex Scuderie Martignoni di via Venegoni 3 a Gallarate dal titolo “Donna: quale futuro?”,  parteciperanno Livia Turco, responsabile del dipartimento Welfare Ds, Ivana Brunato, segretaria generale Cgil Varese, Laura Prati, consigliera provinciale Ds. A presiedere la manifestazione Adriana Scanferla, responsabile del Circolo l’Inocntro. A seguire Ierina Dabalà interpreterà il monologo “Ai tempi che Berta filava”. Inoltre, per ricordare Fiorella Ghilardotti, europarlamentare Ds scomparsa lo scorso anno, è stato istituito in suo nome il "Premio Fiore", che verrà consegnato a Gabriella Sberviglieri, consigliera di Parità in Provincia, mentre il "Premio Fiore alla Memoria" verrà dedicato alla gallaratese  Esterina Gumiero per il suo impegno sociale in favore delle mogli e dei figli dei carcerati. Alla consegna sarà presente Sergio Graziosi, marito di Fiorella. Il Circolo l’Incontro intende rinnovare questo Premio di anno in anno in occasione dell’8 Marzo.

La Segretaria della Cgil provinciale Ivana Brunato  parlerà della condizione  del lavoro femminile nel varesotto,   mentre la consigliera provinciale  Laura Prati  relazionerà su "Donne politica e istituzioni", sempre con dati riguardanti la nostra provincia: «L’impegno delle donne in politica nella nostra provincia – spiega Laura Prati, candidata al Senato per le prossime politiche – è calato negli ultimi anni. Alle amministrative del 2004 su 1298 consiglieri comunali, le donne elette furono solo 243, il 19 per cento del totale, con un calo del 10 per cento rispetto alle precedenti elezioni. Le ragioni vanno ricercate in una mentalità arretrata, che in Italia è più radicata rispetto ad altri paesi come Germania o Cile, governati da donne. Spero che, nel caso vinca l’Unione, il 50 per cento dei ministri sarà donna, ripercorrendo una strada che ha già premiato Zapatero in Spagna. Ci vuole coraggio, ma in questi anni è mancato».

Infine un appello a tutte le donne che andranno a votare per le prossime amministrative: «L’invito è semplice – spiega la Parti -. Sulla scheda per le elezioni comunali potranno essere indicate le preferenze: le donne devono votare le donne, per diminuire il gap di rappresentanza democratica che impedisce scelte forti e concrete in favore di tutte le donne».

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Pubblicato il 09 Marzo 2006
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