Dimitri: “Quella donna non è stata decapitata dal Mago Nero”
Il leader dei "Bambini di Satana" ha scritto a Varesenews per raccontare la sua verità e dice: "Mai avuto rapporti con le Bestie di Satana"
«Non ci vogliono né il tenente Colombo né la Santa Inquisizione per arrivare alla soluzione del delitto di Roma: parlano le prove». Marco Dimitri ha scritto un’email a Varesenews, dopo aver letto l’articolo di ieri, mercoledì 10 maggio, su una presunta connessione tra il delitto di Patrizia Silvestri e le Bestie di Satana.
Tra le frequentazioni sataniche, o presunte tali, di Silvestri, la donna decapitata a Roma lo scorso 13 maggio, c’è anche la setta, o centro culturale, dei “Bambini di Satana”. Questa associazione ha avuto gli onori della cronaca nel 1996/1997, quando il suo creatore, Marco Dimitri (foto), venne arrestato e poi assolto in tutti i gradi di giudizio "perché il fatto non sussiste"insieme ad altri due compagni. Patrizia Silvestri, insieme al suo amante di allora, “Mago Nero”, o Walter, o L. M., nel 1993 tentò di entrare a far parte dei ”Bambini di Satana”, ma fu estromessa perché sia lei, sia il suo compagno, falsificarono i dati al momento della registrazione: «Lei si tolse venti anni, lui falsificò il suo nome, anche se tutti sapevamo chi erano e cosa volevano da noi», spiega Marco Dimitri, che ha scritto al nostro giornale una email per spiegare quali sono stati i suoi rapporti con la Silvestri. Raggiunto telefonicamente nella sede bolognese del Centro Culturale “Bambini di Satana”, Dimitri ha chiarito alcuni punti della vicenda: «La nostra è l’unica associazione satanista che vive alla luce del sole – spiega -: non abbiamo codici di comportamento particolari, solo le canoniche procedure d’iscrizione che hanno tutte le associazioni. I due personaggi di cui sopra non hanno rispettato queste norme e sono stati “cacciati”».
Dimitri ha frequentato la Silvestri e il “Mago Nero” nel 1993: «Lei, L.M. e Gaetano Tripodi (ex marito della Silvestri, accusato dell’omicidio della donna, ndr) avevano nel 1993 un’amicizia affiatata – continua Dimitri -, tanto da convivere assieme in un appartamento il quel di Roma. Per quelle poche volte che mi frequentarono, nel ’93, nessun loro comportamento preannunciava quello che, purtroppo, è accaduto pochi giorni fa. Qualcuno ricorderà il “Mago Nero” e Patrizia Silvestri in una trasmissione su Rete 4, nel 1996, intenti a promuovere la loro attività “esoterica”. Nel 1999 poi la Silvestri denunciò una serie di persone, tra cui il sottoscritto, lo stesso “Mago Nero” e addirittura un uomo già deceduto, Efrem del Gatto, alias Sergio Gatti. C’è da dire che gli “Eletti di Satana”, la setta del “Mago Nero” che la Silvestri e Tripodi frequentavano, erano mossi da intenti economici, piuttosto che dal satanismo culturale che io e la mia associazione propugniamo».
Dimitri, che ha scritto vari editoriali sul sito dei “Bambini di Satana”, nega qualsiasi tipo di rapporto con altre sette sataniche, compresa quella delle “Bestie di Satana”: «Li ho conosciuti dalle cronache dei giornali – prosegue Dimitri -: con loro mai nessun contatto, anche perché il loro satanismo è tutto da verificare e le loro azioni sono state influenzate più da droga e altre sostanze piuttosto che da satana». Sull’omicidio Silvestri, Marco Dimitri ha le idee chiare: «Non credo possa essere stato il “Mago Nero” – spiega il leader dei “Bambini di Satana”, sui quali il 20 giugno prossimo uscirà un libro scritto da Antonella Beccarla con prefazione di Carlo Lucarelli -: era un diversamente abile, con deambulazione fortemente compromessa. Patrizia era una donna alta e robusta, il suo assassino doveva essere nel pieno delle forze per commettere ciò che emerge dalle cronache. Per risolvere l’orribile omicidio di Patrizia Silvestri non serve certo il Tenente Colombo, tanto meno la Santa Inquisizione. Parlano prove e fatti, parla la tecnica scientifica».
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