Il varesino che rubò la Gioconda “per amore”

Anticipazioni sulla Fiction in onda lunedì su Canale 5 e ispirata alla vicenda del 1911 che vide protagonista Vincenzo Perruggia, originario di Dumenza

Un mistero lungo quasi un secolo. Una storia che all’inizio del ‘900 ha fatto il giro del mondo, facendo nascere ipotesi suggestive e arricchendo ulteriormente il mito della Gioconda. Una storia che è diventata una fiction, in onda lunedì 23 ottobre su Canale 5, alle 21. Si tratta dell’avventura del varesino Vincenzo Perruggia, originario di Dumenza, che cercò di sbarcare il lunario trasferendosi in Francia e lavorando come imbianchino nel celebre museo parigino. Un bel giorno, il 22 agosto 1911, ruba la Gioconda dal museo. Da lì inizia la caccia da parte delle forze dell’ordine che arrivano a sospettare anche di lui (leggenda vuole che lo interrogarono a casa proprio nella stanza in cui era nascosto il più famoso dipinto di Leonardo).
La storia è già diventata uno sceneggiato per la Rai in passato, ma in questo boom della fiction non poteva mancare una rivisitazione in grande stile, dal titolo L’uomo che rubò la Gioconda, per la regia di Fabrizio Costa, lo stesso già attualmente sugli schermi di Mediaset con un’altra fiction in costume, La freccia nera. (foto sopra: Violante Placido/Aurore ed Alessandro Preziosi/Vincenzo Peruggia. Foto di Odilon Dimier)

L’uomo che rubò la Gioconda, che vede nel ruolo del protagonista Alessandro Preziosi e come coprotagonista la bella Violante Placido, dà una nuova interpretazione ai fatti che sconvolsero il mondo dell’arte, e non solo, di inizio secolo. Storicamente pare infati che il varesino Perruggia avesse compiuto quest’impresa per orgoglio italiano, per restituire all’Italia un capolavoro da sempre appartenuto al Belpaese. Non per soldi, non per fama, ma per patriotismo. (foto sopra: Violante Placido/Aurore ed Alessandro Preziosi/Vincenzo Peruggia. Foto di Valerio Ferrario)

Nel film in onda lunedì, invece, il nostro Vincenzo si innamora della bella Aurore (la Placido), un’acrobata di circo mantenuta da un antiquario. Il povero emigrante, in uno slancio d’amore, decide di sorprendere la ragazza rubando per lei la Gioconda. Poi, inizialmente rifiutato dalla ragazza, il Perruggia farà ritorno in Italia, deciso a restituire il quadro al suo Paese.

La fiction pare comunque mantenere una buona base storica. Un grande mistero che è rimasto nonostante anche le numerose ricerche (compiute anche dall’editore varesino Macchione che pubblicò un libro una decina di anni fa) è proprio sul perché Perruggia abbia compiuto un atto del genere. La fiction ipotizza lo abbia fatto per amore, mentre nel libro di Macchione emerge soprattutto il patriotismo. In entrambi i casi, e molto probabilmente anche nella realtà, il ladro ingenuo e improvvisato non sapeva quale polverone avrebbe sollevato con il suo gesto, entrato dritto dritto nella Storia.

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 19 Ottobre 2006
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