«Voleva proteggermi dal segreto della Gioconda»
Parla Celestina Peruggia, figlia di Vincenzo, l'uomo che agli inizi del Novecento rubò a Parigi il capolavoro di Leonardo da Vinci. Una fiction ne racconterà la storia, ma nessuna scena è stata girata nel Varesotto
La signora Celestina Peruggia non ha mai conosciuto davvero suo padre ma porta il "peso storico" di un atto che lei definisce allo stesso tempo «coraggioso e illegale»: suo padre rubò la Gioconda. All’età di 82 anni risponde con grande decisione e con una voce vispa che non fa trasparire l’età ma della fiction preferirebbe non parlare almeno fino a che non la vedrà in onda, lunedì sera su Canale 5. «Hanno fatto un film su mio padre senza nemmeno venire a vedere Dumenza una volta – spiega Celestina – ma vi sembra possibile? L’hanno ambientata a Saluzzo, in Piemonte, e Dumenza che è il nostro paese natale è stata snobbata». Non ci sta la signora Peruggia ma e, nonostante si fosse ripromessa di non dire nulla prima di vederla, qualche parola se la lascia scappare.
Troppa è la passione che suscita ancora oggi, quasi cento anni dopo, il furto commesso da suo padre Vincenzo, umile lavoratore dumentino a Parigi. «Tanti andavano via da qui per trovare un futuro migliore altrove – spiega Celestina – ma mio padre fece di più, fissò il suo nome nella storia». Quando suo padre morì lei aveva un anno e mezzo e di lui non ricorda nulla: «So solo che sono nata a Dumenza perchè mio padre fece tornare in Italia mia madre per partorire – racconta l’anziana. Lo fece per proteggermi dal suo segreto della Gioconda». Oggi vive tranquilla, dopo i molti anni passati in Francia, nel suo paese natale e cerca di mettere a tacere tutte quelle voci che ancora perpetuano il mito sostenendo che la vera Gioconda è a Veddasca, nascosta chissà dove:«Tutte invenzioni giornalistiche – taglia corto Celestina – ora lasciatemi in pace in attesa di vedere cosa si sono inventati a Mediaset sulla vita di mio padre. Solo allora parlerò»
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