Bestie di satana: la Cassazione conferma le pene a Volpe e Guerrieri
I giudici hanno confermato il verdetto dalla Corte d'appello di Milano che aveva ridotto la pena dei due imputati. Vent'anni a Volpe e 12 anni e otto mesi a Guerrieri
Sentenza definitiva a vent’anni di reclusione. È quanto hanno deciso le sezioni penali unite della Cassazione nei confronti di Andrea Volpe, uno dei leader delle "Bestie di Satana". La Corte ha confermato il giudizio emesso lo scorso 16 giugno dalla Corte d’appello di Milano che aveva ridotto la pena da 30 a 20 anni di reclusione. I magistrati hanno così respinto il ricorso del Pg di Milano Laura Capobianchi che chiedeva l’applicazione della condanna a trent’anni emessa in primo grado.
Andrea Volpe è considerato, il "pentito" delle Bestie di satana. Con le sue confessioni ha scoperchiato infatti i risvolti di una vicenda al limite dell’incredibile. Questa collaborazione ha permesso di ottenere lo sconto di pena a "soli" vent’anni di carcere.
La Cassazione ha inoltre confermato la riduzione di pena – da 16 anni a 12 anni e otto mesi di reclusione – per l’altro coimputato di Volpe, Pietro Guerrieri.
Parere contrario all’applicazione del calcolo di pena più mite, era stato espresso – stamani – dal sostituto procuratore generale Luigi Ciampoli che era d’accordo con il ricorso del pg di Milano. Ma le sezioni unite hanno preferito proseguire nel loro tradizionale indirizzo. Il rigetto del ricorso della procura di Milano era stato chiesto stamani dai difensori di Volpe, avvocati Fulvio Violo e Giancarlo Di Giulio.
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