Anche Samarate avrà la sua fondazione
Valorizzare la neogotica villa Montevecchio di proprietà comunale, attraendo investimenti privati e facendone un polo per iniziative culturali e sociali
Via libera alla costituzione della Fondazione Montevecchio, nuovo strumento per valorizzare il patrimonio costituito dalla villa di proprietà comunale “attraverso la partecipazione e il supporto sussidiario delle associazioni, degli enti e delle imprese”. Gli obiettivi: attrarre finanziatori per permettere il potenziamento della strutture acquisite nel 1975, rilanciandola come sede di rappresentanza per eventi culturali, sociali e di intrattenimento.
L’assessore all’economia Emilio Paccioretti la definisce «una scommessa per valorizzare il bene più prezioso che abbiamo come architettura pubblica: reperiremmo risorse presso i privati, senza perdere in alcun modo la proprietà pubblica del bene». La questione fondamentale, infatti, è la mancanza di investimenti sulla villa, che necessita di interventi significativi di ammodernamento per garantirne una piena fruibilità. Un impegno finanziariamente gravoso cui il Comune non è in grado di far fronte, ma che potrebbe essere preso in carico dai privati che vorranno entrare nella nascente fondazione.
Il nuovo soggetto chiamato a gestire la villa avrebbe in usufrutto la proprietà per trent’anni , anche se all’interno dell’edificio rimarranno una parte dei servizi comunali attualmente esistenti, compresa la biblioteca. Gli spazi disponibili saranno inizialmente quelli del piano terra – in particolare la Sala Azzurra, che già oggi ospita numerosi incontri culturali – e quelli del secondo piano, che saranno resi disponibili dopo il trasferimento degli uffici comunali. In attesa del futuro trasferimento della biblioteca civica, che libererà altri spazi al primo piano. E’ previsto, in ogni caso, un diritto di prelazione sulla disponibilità degli spazi, da programmare insieme alla Fondazione, per iniziative dell’amministrazione comunale o delle associazioni iscritte all’albo comunali e di quelle senza scopo di lucro.
La bozza di statuto della Fondazione (che sarà una onlus) presentata dall’assessore prevede inoltre per la fondazione un consiglio di amministrazione («senza gettone di presenza» per i consiglieri), con un membro indicato dall’assemblea dei soci e gli altri individuati dal sindaco, compreso un membro in rappresentanza della minoranza in consiglio comunale. E’ previsto anche un comitato scientifico nominato dal CdA, senza retribuzione.
La Villa Montevecchio, costruita nel 1898, è stata acquisita dal Comune nel 1975, ma dal 1994 non ha ricevuto sostanziali interventi manutentivi oltre a quelli ordinari. «O creiamo partecipazione o il Comune, da solo, non riesce a mantenerla» spiega Paccioretti. Ma la fondazione non è solo finalizzata a garantire un futuro alla villa: sarà anche un’occasione per promuovere nuove occasioni culturali e sociali. «Non per competere, ma per completare l’offerta presente sul territorio, secondo uno spirito di sussidiarietà» aperto alla collaborazione con le altre realtà esistenti nei comuni vicini.
La sfida è dunque quella di intercettare e valorizzare anche la domanda – in crescita – di partecipazione alla vita sociale e culturale che viene dai privati e dalle imprese.
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