Vandali alle ghiacciaie: “Una ferita per tutto il paese”
La rabbia del primo cittadino cazzaghese Massimo Nicora per il gesto contro "i Giazér": monumenti del XVII secolo. Rotta una vetrata e divelte alcune tegole
Uno sfregio ad un monumento storico, un gesto stupido e senza senso. Nella notte tra venerdì 14 e sabato 15 giugno un gruppetto di sconosciuti si è ritrovato alle ghiacciaie di Cazzago Brabbia, ha bevuto alcune birre, rotto i cocci, giocato a frisbee con le tegole dei Giazér e non contenti hanno anche preso a sassate una delle vetrate anti intrusione delle antiche costruzioni del XVII secolo. Il danno non è di quelli da migliaia di euro (in tutto la sostituzione della vetrata dovrebbe comporatare un’esborso di circa mille euro), ma per i bilanci sempre in bilico di un piccolo Comune come Cazzago anche una cifra poco importante può portare problemi non di poco conto. Se si aggiunge poi la "ferita" inflitta ad un monumento storico, simbolo del paese e dell’operosità di un mondo che fu, si può comprendere la rabbia del primo cittadino cazzaghese, Massimo Nicora: «Idiota: dicesi di persona stupida, di scarsa intelligenza. Forse la definizione non è del tutto calzante, perché a mio parere troppo soft, ma certamente possono essere definiti idioti quei ragazzi che, hanno pensato bene di passare il loro inutile tempo a compiere vandalismi presso le Ghiacciaie di Cazzago Brabbia – commenta a caldo il sindaco, che con tanto di ramazza ha già ripulito l’area antistante i Giazér -. Non si tratta di una
ragazzata, ma di un vero e proprio atto criminale contro quello che è il monumento simbolo del paese, uno sfregio indelebile per tutta la popolazione. Non finisce mai di stupire la stupidità di coloro i quali vivono una vita così priva di senso ed interessi da dover passare il proprio tempo a distruggere e danneggiare. Un pensiero questo che tramuta la rabbia in pena e disprezzo per gente che non merita alcuna comprensione, ma solo una punizione esemplare. Questi monumenti rappresentano la nostra storia e la nostra tradizione, l’identità del nostro paese. Per questo motivo il danno compiuto è qualcosa di personale, fatto ad ogni abitante del luogo. Mi auguro almeno che non siano ragazzi del posto: spero proprio che un giorno ripagheranno, e con gli interessi, il danno che hanno compiuto». Le ghiacciaie sono state ristrutturate ed inaugurate nel maggio del 2004 dopo anni di abbandono. Gli atti vandalici non sono nuovi in un paese che conta poco più di 700
anime: più volte il lago di piazza è stato distrutto e i lavori di recupero sono stati spesso vanificati da scritte sui muri, griglie bruciate, piante rotte e altri gesti vandalici ingiustificabili. Anche il lavatoio, altro luogo simbolo del paese, non è stato risparmiato negli anni. Il Comune è ultimamente corso ai ripari con una catena che impedisce l’accesso al lago e un bar sempre aperto per vigilare l’area: «Per le ghiacciaie però è più difficile, servirebbe la videosorveglianza, ma costa troppo, non ce la possiamo permettere». Il gesto arriva in un momento clou per i Giazér: il 4 luglio l’Arteatro di Cazzago inaugurerà, nell’ambito del Festival Castelli di Lago, la struttura come Residenza Teatrale, titolo assegnato dal progetto Etre finanziato dalla Fondazione Cariplo. «L’atto vandalico ferisce anche sotto questo aspetto – commenta Chicco Colombo, cazzaghese doc e anima dell’Arteatro -. La rassegna evidenzia l’importanza di questo luogo, visitato durante l’anno da migliaia di turisti e studenti delle scuole. È un gesto inqualificabile. Speriamo che per il 4 luglio sarà tutto a posto».
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