Primo “colpo di piccone” per l’Arcisate – Stabio

Cerimonia di inizio lavori al cantiere svizzero per la realizzazione di 8 chilometri di ferrovia, dall'importanza fondamentale: per i collegamenti tra Varese e Lugano, tra la Svizzera e Malpensa e persino tra Varese e Como

Era davvero atteso senza più speranza questo piccolo pezzo di ferrovia che rappresenta il primo
vero collegamento privilegiato di Varese on la Svizzera: tant’è che la sua inaugurazione ha portato un sacco di neve.

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Arcisate stabio al via 4 di 7

Un tempo che però non ha dissuaso i festeggiamenti per il “primo colpo di piccone”
(il corrispondente svizzero della “posa della prima pietra”) del cantiere della Arcisate – Stabio dalla parte svizzera, inaugurato appunto sotto la neve il primo dicembre 2008, con un mese d’anticipo rispetto al previsto. L’inaugurazione italiana, secondo le  promesse di Raffaele Cattaneo, rappresentante italiano delle istituzioni coinvolte, avverrà in primavera.

Io vorrei che fosse per il 21 marzo, Trenitalia mi assicura entro il 21 giugno: così dico
che il cantiere partirà entro la primavera del 2009
– ha spiegato a Stabio l’assessore lombardo ai trasporti – Anche se mi spiace non essere riuscito ad arrivare con una data precisa da rispettare”.

Con una, cioè, delle sue promesse granitiche, che spiazzano anche i giornalisti svizzeri quando esprimono perplessità sul fatto che i progetti italiani, a cui mancano ancora un po’ di particolari come il processo degli espropri, si concretizzino già in primavera. “Quando ho dato delle date non ho mai sgarrato. Vedrà”. Ha detto senz’altri commenti Cattaneo. Non è molto come risposta, la parola di un assessore italiano per i ticinesi: ma Cattaneo ha già saputo stupirci una volta.

Comunque sia, questi otto chilometri e mezzo di cui si parla da quasi vent’anni sono arrivati davvero alla loro fase concreta: e sicuramente entro il tempo dell’Expo, al massimo nel 2014, saranno pronti. «Questa tratta è un esempio di collaborazione frontaliera molto dibattuta da noi in vista dell’Expo 2015 di Milano – spiega Marco Borradori, presidente del consiglio di Stato del Canton Ticino – il progetto comunque dimostra che abbiamo saputo e voluto parlare e passare dalle teorie ai fatti»

L’operadi fatto, più ancora di rappresentare l’importante e molto sbandierato collegamento con Malpensa, sarà il primo vero collegamento privilegiato tra Varese e la Svizzera, considerato che oltre alla mancanza di ferrovia ai varesini é precluso anche il collegamento autostradale.
La A8 infatti è un cul de sac: se si vuole entrare nella confederazione in autostrada si deve passare per Como. «LA ferrovia Mendrisio – Varese riveste una grande importanza perchè
aumenta l’attrattività del ticino come luogo di lavoro, cioè aiuta il frontalierato – spiega Andreas Meyer, CEO delle Ferrovie Svizzere – e avvicina la nostra regione alla Lombardia dei centri urbani, aumentando le potenzialità economiche di entrambi, Mi hanno detto a questo proposito che ci sono dei bei negozi di moda a Varese…» scherza il numero uno svizzero delle ferrovie svizzere.

Il bacino d’utenza potenziale della tratta “riunita” è di circa 600mila persone. I lavori costeranno 223 milioni di euro, sulla nuova linea correranno 116 treni al giorno, di cui 36 (uno ogni 60 minuti con rinforzi nelle ore di punta) sulla linea Varese-Porto Ceresio, 64 (uno ogni 30 minuti)
sulla Varese-Mendrisio e 16 (uno ogni 120 minuti) sulla Lugano-Varese-Malpensa.

Una volta completata la piccola ma fondamentale tratta, sarà possibile inoltre un inaspettato collegamento ferroviario – più diretto rispetto a quelli previsti finora – tra Varese e Como attraverso la confederazione elvetica, via Mendrisio e Chiasso. Senza contare che da lì, senza impataccarsi in passanti e incroci milanesi, si può arrivare fino in Brianza, con il tratto gestito dalla TiLo, società italo svizzera che gestisce il tratto da Como/Albate fino a Seregno (per poi concludersi a Milano).

Insomma, una tratta piccola ma fondamentale, la cui importanza sarà ricordata in tutti questi anni di apertura del cantiere da uno spot che le Ferrovie Svizzere hanno commissionato al corso di comunicazione audio video della Supsi: con degli splendidi risultati che i video che vi facciamo vedere in anteprima italiana mostrano.

 

Stefania Radman
stefania.radman@varesenews.it

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Pubblicato il 01 Dicembre 2008
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