Crisi economica, il Pd gallaratese cerca soluzioni

Una mozione in consiglio comunale e gazebo in piazza Libertà "per spiegare ai cittadini il danno fatto dal Governo nella partita Alitalia-Cai"

Il Partito Democratico di Gallarate cerca soluzioni contro la crisi. E le propone all’amministrazione comunale guidata dal centrodestra. In una conferenza stampa condotta dal segretario cittadino Giovanni Pignataro, dal capogruppo in consiglio comunale Marco Casillo e dallo "storico" esponente Dario Terreni sono stati presentati i termini di una mozione che sarà presentata nella prima assemblea cittadina. Al centro dell’attenzione, oltre alle proposte concrete per alleviare la crisi, Malpensa: «Sabato 24 e domenica 25 gennaio saremo in piazza Libertà per spiegare ai cittadini che cosa è successo – spiega Pignataro -. La vendita di Alitalia a Cai rappresenta un enorme danno per il Paese, tre miliardi di euro che pagheranno gli italiani. Si è perso un anno senza che siano stati ricontrattati i diritti di volo e Malpensa nel frattempo è stata svuotata di voli e passeggeri, mentre della valorizzazione di un nodo cruciale per l’Italia non se ne vedono tracce. In città la crisi dell’aeroporto si sente eccome, le ripercussioni creano grossi problemi». Da qui la richiesta di interventi concreti anche da parte dell’amministrazione comunale: «Si devono fare delle scelte – commenta Casillo -. In un momento del genere bisogna rivedere la destinazione delle risorse del bilancio e fare pressioni su istituti di credito e banche, mettendosi in squadra con altre realtà del territorio. Alcuni dei progetti in cantiere potrebbero essere messi da parte per uno/due anni: la priorità deve essere l’aiuto a chi sta subendo le conseguenze della crisi, le famiglie, chi ha perso il lavoro, chi deve usufruire di ammortizzatori sociali». Chi la crisi l’ha vissuta sulla propria pelle è Terreni, imprenditore tessile oltre che politico navigato: «Già nel 2005 dicevo che gli animali erano già scappati dal recinto – spiega -. La crisi parte da lontano. Abbiamo individuato dopo un’attenta analisi gli ambiti maggiormente a rischio: Malpensa, manifatturiero, edilizia e commercio. Mobilità, licenziamenti, cassa integrazione sono all’ordine del giorno. Anche gli enti locali devono intervenire, non tanto per risolvere un problema strutturale pesantissimo, quanto per alleviare le conseguenze per i più deboli». Nella mozione protocollata in Comune si chiede di “diminuire l’addizionale comunale; aumentare la fascia di esenzione delle tariffe e delle rette comunali. Introdurre, inoltre, ulteriori fasce di reddito al fine di rendere operanti ed efficaci le riduzioni a più ampi strati di popolazione; favorire l’accesso a mutui bancari per l’acquisto della prima casa o la stipula di contratti di affitto con il rilascio di fidejussioni anche solidali; sollecitare, di concerto con associazioni delle categorie produttive, i sindacati, le banche stesse presenti nel territorio, interventi di carattere fidejussorio ovvero contributi a fondi di garanzia nell’interesse della solvibilità delle imprese, provate dai recenti sviluppi della crisi; promuovere e favorire tavoli di confronto con i consorzi di garanzia per l’adeguamento delle garanzie agli investimenti produttivi nella misura del 50% (rispetto all’attuale livello medio del 25%) e congrui allungamenti dei piani di rimborso come misura di agevolazione agli investimenti; prevedere e porre in essere concreti interventi di sostegno economico ponendosi al fianco di associazioni, gruppi, soggetti del privato sociale che si occupano della parte più fragile della popolazione e delle povertà estreme, alleviandone le difficoltà economiche in un momento in cui il sostegno dei privati è messo alla prova dalla difficile fase congiunturale; creare un fondo finanziato esclusivamente mediante la partecipazione del Comune all’attività di contrasto all’evasione fiscale con la stipula dell’apposita convenzione con l’Agenzia delle Entrate; controllare tutte le certificazione ISEE, che pervengono presso gli uffici comunali, anche mediante l’utilizzo di accessi prodromici”. «Non si dica che non facciamo proposte concrete – chiosa Casillo -. Dalla nascita del Pd, un anno e mezzo fa, abbiamo analizzato e discusso innumerevoli argomenti, facendo proposte serie. Se si vuole intervenire in maniera adeguata, si apra una discussione senza pregiudizi. Noi siamo pronti, già a partire dal dibattito sul Bilancio nel prossimo consiglio comunale».

 

 

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Pubblicato il 21 Gennaio 2009
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