Droga nei pesci, 10 anni di carcere al basista

Trasportavano hashish nei furgono frigorifero e poi la stipavano in una villetta di Saltrio

Trasportavano droga nei pesci e la stipavano in una villetta di Saltrio. Il padrone di casa, Renato Capussela, è stato condannato a 10 anni di carcere, in abbreviato, e a 120mila euro di multa, per traffico di droga dal gup Giusepe Battarino del tribunale di Varese. Altri 4 imputati hanno patteggiato, 3 sono stati rinviati a giudizio. L’indagine del pm Tiziano Masini era partita dal sequestro a Castellanza di un furgone per trasportare il pesce congelato, che in realtà conteneva anche hashish. I militari avevano eseguito il blocco del furgone ittico, ma avevano anche intercettato alcuni dei protagonisti dello spaccio. L’inchiesta aveva rivelato particolari curiosi: gli indagati chiamavano  la droga con parole d’ordine tipo “pesce”, “astice”, “bancali”, e mischiavano le consegne del pesce, con la consegue di droga. Dopo un secondo blitz, ad Arcisate gli inquirenti avevano scoperto la casetta di Saltrio, il magazzino dello stupefacente.

 

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Pubblicato il 16 Gennaio 2009
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