A rischio i laboratori culturali della Valcuvia

Con la riduzione dei fondi, la Comunità montana lancia l'allarme. Dal 2004, le attività culturali e di scoperta del territorio hanno coinvolto centinaia di studenti

Prati, boschi, stagni, torrenti, flora, fauna, cultura e civiltà contadina: la Comunità Montana della Valcuvia investe nell’educazione dei giovani.
I laboratori, promossi e finanziati dall’Ente, sono svariati e spaziano dall’ambiente naturale ai musei del territorio. I progetti, iniziati nel 2004, hanno coinvolto quest’anno un’ottantina di classi degli istituti scolastici di primo e secondo livello, per un totale di circa 600 ore di lavoro con i ragazzi, svolte da guide museali, operatori specializzati e Guardie Ecologiche Volontarie della Valcuvia.

La maggior parte dei laboratori sono completamente gratuiti per le scuole come il progetto cultura Musei e territorio un’opportunità per crescere, che propone attività e visite per scoprire il patrimonio artistico e culturale della zona.
Le classi coinvolte ogni anno sono 30, ma le richieste sono oltre il doppio. In alternativa vengono effettuate delle visite di una giornata, finanziate dall’Ente con il contributo delle classi. Le escursioni guidate e i laboratori didattico espressivi permettono di conoscere il patrimonio storico e culturale della Valcuvia: i grandi artisti Innocente Salvini e Floriano Bodini, le attività tradizionali la civiltà contadina e l’industria ceramica, i palazzi d’epoca come Villa Bozzolo.

Per quanto riguarda l’educazione ambientale, alcuni laboratori sono completamente gratuiti, altri richiedono un contributo simbolico da parte della classe. Gli argomenti spaziano dalla raccolta differenziata alle escursioni guidate alla scoperta dei boschi e dei prati.
Tra gioco e natura sono progetti di didattica naturalistica che, partendo dalla curiosità innata dei bambini, li accompagnano in un percorso di conoscenza, sperimentazione e manipolazione del mondo
circostante: uccelli, animali del bosco, insetti, semi, laghi e torrenti.

Marco Magrini, Presidente di Comunità Montana della Valcuvia, dichiara: «Ognuno di questi laboratori è un tassello importante per la conoscenza del territorio e contribuisce a formare generazioni di cittadini attenti all’ambiente naturale e consapevoli della cultura locale. I numeri delle classi coinvolte e delle
ore investite dimostrano da sole l’impegno dell’ente nella scuola e con i giovani. Queste attività sono sempre state garantite con varie forme di finanziamento: risorse proprie e partecipazione a bandi. Purtroppo il drastico taglio dei fondi destinati agli Enti montani influirà anche su questi progetti che non si riuscirà probabilmente a portare avanti».

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 27 Febbraio 2009
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