Agusta e riconversione, le opinioni dei politici locali

Agusta-Westland e la questione della riconversione continuano a dividere la politica samaratese, con uno sconto che coinvolge la maggioranza di centrosinistra, l’opposizione di centrodestra e quella della sinistra radicale di Sinistra Critica. Lo polemica è nata infatti da un volantino diffuso dai militanti locali di SC, che attaccava l’operato della maggioranza guidata da Vittorio Solanti su alcuni temi: il movimento della sinistra pacifista e alternativa criticava tra l’altro il rapporto tra l’Amministrazione e l’azienda aeronautica di base a Cascina Costa, cui si contesta la produzione e l’aggiornamento di velivoli militari, che si affiancano a quella civile.

La critica di Sinistra Critica non era piaciuta al presidente del consiglio provinciale (e «cittadino samaratese») Luca Macchi, che aveva parlato di «posizione ingiustificabile», tirando in ballo anche l’Amministrazione, stretta a questo punto tra le opposte critiche da destra e da sinistra. Il dibattito è proseguito poi con l’intervento di Michele Carlucci (Sinistra per Samarate, facente parte della maggioranza samaratese), che ricordava come la riconversione da produzione militare a produzione civile sia stata una battaglia degli stessi lavoratori nel corso degli anni Novanta. In quegli anni la crisi del mercato militare (dopo la caduta del Muro di Berlino e la fine della contrapposizione Nato-Patto di Varsavia) mostrò la debolezza di un’industria orientata prevalentemente al militare, con pesanti coseguenze occupazionali. Oggi la situazione è diversa, anche se il settore bellico mantiene un peso non trascurabile in Agusta, sollevando le proteste e gli interrogativi morali di gruppi e associazioni.

Alla controreplica di Macchi (che chiamava direttamente in causa il sindaco Solanti) segue ora l’ultimo atto – per ora- della polemica, con la risposta piccata di Carlucci: «a un anno dalle elezioni amministrative di Samarate Luca Macchi si scalda i muscoli e, cominciata la sua personale campagna elettorale, non tralascia di farci sapere il suo pensiero guida. Fra le tante sue legittime posizioni rimane però un punto sul quale non abbiamo ancora sentito un suo messaggio forte e chiaro: è, Luca Macchi, a favore o contro la guerra? E’ per la fabbricazione delle armi o e per una conversione all’uso civile di queste aziende?».