Chiesa gremita per l’ultimo saluto a Giorgio Illuminoso
Molti cittadini hanno dovuto aspettare nel piazzale della chiesa. Rito celebrato dal prevosto don Maurizio Rolla: “Una luce di fede illumini anche chi gli è andato addosso”
Oltre un migliaio di persone, hanno partecipato all’ultimo saluto per il brigadiere Giorgio Illuminoso. Una cerimonia sentita, partecipata da tutta la comunità, dalle autorità ai cittadini. L’intera Saronno, chiusa in lutto cittadino, ha voluto rendere omaggio al carabiniere deceduto dopo dieci giorni di agonia, dopo essere stato investito in servizio da un auto durante un posto di blocco.
Il rito funebre, officiato dal prevosto don Maurizio Rolla, si è svolto nella chiesa Prepositurale San Pietro e Paolo di Saronno, tanto piena di gente che molti si sono dovuti fermare sul piazzale. In prima fila i famigliari del brigadiere 42enne: i genitori, la ex moglie, l’attuale compagna e il figlio Matteo, in divisa da accademia militare. Accanto a loro tutti i rappresentanti dell’Arma dei carabinieri, dal comandante generale Gianfrancesco Siazzu, al comandante regionale Marco Scursatone, a quello provinciale Maurizio Delli Santi, fino un commosso capitano Paolo Degrassi, della Compagnia cittadina. A sostenere il dolore della famiglia anche gran parte dei militari, le associazioni della città, tutti i sindaci dei paesi della zona, da Saronno, da Caronno Pertusella fino a Cislago, fino ai rappresentanti della Provincia, consiglieri e assessori. Per conto del Ministro della difesa era presente il suo consigliere Marco Airaghi.
“Vorrei dare una luce diversa a questa cerimonia – ha spiegato il prevosto durante l’omelia -, una luce che sia anche positiva, come abbiamo deciso con la famiglia. Il dolore è sicuramente terribile e a volta acceca, ma dobbiamo farci guidare dalla luce, avere fede. Una luce che illumini anche chi è andato addosso a Giorgio. Ci vuole forza per guardare in faccia chi ci ha fatto del male, ma questa forza è l’inesorabile volontà di bene”.
”Non c’è una persona di meno oggi che ci difende, ma una di più, insieme ad altri che ci lasciano, che oggi sono custodi della nostra vita. Anche noi abbiamo un compito ed è quello di non smettere di fare del bene, nemmeno di fronte alla tragedia”.
Alla salma di Illuminoso è stato reso l’omaggio della cerimonia militare, con il picchetto d’onore che ha salutato la bara sia all’ingresso che all’uscita dalla chiesa. Tutta la città si è stretta nel dolore della famiglia, fino al lungo applauso che ha accompagnato per diversi minuti il feretro all’uscita della chiesa. Nel suo ultimo viaggio al cimitero di Gerenzano.
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