Clandestini e abusivi in via Seprio. Aspesi: “Presto lo sgombero”
La polizia di Gallarate arresta un marocchino e ne denuncia altri due. Nello stabile sono una decina gli abitanti senza contratto
Nuova operazione della Polizia di Stato di Gallarate in uno degli appartamenti dell’ormai famigerato stabile di via Seprio a Cardano al Campo. Questa volta gli agenti hanno sorpreso 4 cittadini marocchini, tre dei quali senza documenti, intenti a consumare tre dosi di cocaina e due di hascisc. Uno dei nordafricani è stato arrestato per inottemperanza al decreto di espulsione spiccato in luglio dalla Questura di Varese, altri due sono stati inviati all’ufficio immigrazione della Questura per le pratiche di espulsione. Il quarto, regolare, è stato segnalato alla Prefettura quale consumatore di sostanze stupefacenti come i suoi tre compagni.
La storia della casa di via Seprio è complessa. I quattro marocchini abitavano uno dei 36 appartamenti dello stabile abusivamente: al momento i monolocali occupati senza uno straccio di contratto sono una decina. La struttura era stata coinvolta in un’indagine nazionale che ha scoperto una grossa truffa immobiliare, al termine della quale la casa di via Seprio è stata sequestrata dalla polizia giudiziaria e poi è rientrata in possesso di due istituti bancari creditori. Dal suo insediamento nel 2002 il sindaco di Cardano al Campo Mario Aspesi ha cercato in ogni modo di risolvere la situazione, tenendo conto da una parte della legge e dall’altra delle particolari situazioni di alcuni degli occupanti: «Quella casa è stata costruita una quindicina di anni fa a coronamento della truffa – spiega Aspesi -. La situazione all’inizio era drammatica: cavi tagliati e allacciamenti volanti, degrado, sporcizia, criminalità diffusa. Io ho lavorato per provare ad invertire la rotta: il Comune ha acquistato per 50 mila euro l’uno 5 appartamenti che si sono liberati. Contemporaneamente abbiamo provveduto d’accordo con l’autorità giudiziaria a bloccare l’accesso ad altri locali rimasti vuoti con tanto di porte blindate. Ora saranno una decina quelli ancora abusivamente abitati». Dentro c’è di tutto: famiglie con bimbi piccoli, anziani soli, alcuni piccoli malviventi, clandestini che cercano un rifugio dall’espulsione. Nessuno paga elettricità, gas e acqua, oltre al canone di locazione. C’è anche chi in possesso di un regolare contratto d’affitto a Gallarate preferisce stare da abusivo in via Seprio, intascando il subaffitto della casa gallaratese.
Il decreto Maroni che dà nuovi e maggiori poteri ai sindaci permetterebbe l’emissione di un decreto ingiuntivo di sgombero in accordo con il Prefetto. Aspesi lo sa bene e una bozza è già pronta e inviata al Prefetto varesino, ma prima vorrebbe che alcune delle situazioni all’interno dello stabile si risolvessero: «Ci sono due famiglie con bambini piccolissimi, un anziano solo e senza niente per sopravvivere – spiega Aspesi -. Per loro vorrei che si trovasse una soluzione decente d’accordo con Caritas e con i parroci, con i quali abbiamo già avviato un discorso in questo senso. Io in prima persona con gli addetti del comune e le forze dell’ordine siamo già andati in via Seprio per consegnare i bidoni della spazzatura e dare un aspetto più decente al tutto. Non è una situazione che si può tollerare ancora: l’ho detto personalmente anche agli abitanti della casa. Appena risolveremo le situazioni più delicate procederemo e, con l’aiuto di anti e associazioni, lo restituiremo alla comunità».
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