Crisi auto, Toia (Pd): “L’Italia si muova e non manchi all’appello”

Positivo il giudizio sulla Presidenza Ue in materia di rottamazione, l’Italia dia proprio contributo al rilancio del settore

"Da questa crisi non si esce con le scorciatoie: per questo dobbiamo fare muro di fronte alle tentazioni protezionistiche o all’erogazione di aiuti di Stato a pioggia" ha dichiarato ieri, 4 febbraio, a Strasburgo l’eurodeputata Patrizia Toia (Partito Democratico/Alde) intervenendo in aula sulla crisi del settore automobilistico europeo. E questo mentre diversi Stati membri ipotizzano, o hanno già messo in atto, misure anti-crisi rivolte proprio al settore auto. È il caso della Francia, che ha già ventilato aiuti alle proprie case a patto che acquistino componenti “Made in France”, o della Germania, che ha varato, a metà gennaio, un pacchetto di aiuti che prevede incentivi fino a 2.500 euro. Di oggi è poi la notizia del pacchetto anti-crisi che si appresta a varare il Governo italiano, che ancora mancava all’appello, con un capitolo specifico in materia di rottamazioni automobilistiche.

 

"L’epoca delle aziende nazionali è finita. Non è più questo il momento di dividersi tra chi cerca di salvare Fiat, chi Peugeot e chi Volkswagen, ma si deve lavorare ad un intervento coordinato a sostegno della competitività dell’industria automobilistica europea nel suo complesso” ha sottolineato Patrizia Toia, che ha invitato dunque la Commissione Europea a promuovere un’azione unitaria, per evitare il rischio di alterazione della concorrenza all’interno dell’Ue. “Già nell’ultimo dibattito al Parlamento europeo sulla crisi del settore auto, lo scorso novembre – precisa Toia –, il Pd aveva chiesto più fondi per la ricerca, incentivi per la produzione di auto tecnologicamente più avanzate, ecologicamente compatibili e più attente alla sicurezza del viaggiatore, occasioni per puntare sulla riconversione e il potenziamento del trasporto pubblico, e un piano europeo per rinnovare il parco auto senza creare distorsioni nel mercato interno. Sono contenta che oggi anche la Presidenza ceca dell’Ue abbia rilanciato quest’ultima proposta, chiedendo alla Commissione europea di predisporre un piano rottamazione europeo. L’Italia, però, non può pensare di mettersi al traino dell’Europa senza pagare dazio, ma deve fare la propria parte concordando con i partner europei e varando interventi per il rilancio di questo settore".

 

 

 

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 05 Febbraio 2009
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