Da otto anni accanto a mia mamma in stato vegetativo

Laura è una dei tanti parenti che frequenta il reparto "Comi" alla Fondazione Molina. Con il padre e il fratello visita quotidianamente la madre colpita da infarto

Da otto anni è vicina alla madre in stato vegetativo. Laura Maineri è una dei tanti parenti che frequentano il reparto dei "comi" alla Fondazione Molina.

«Otto anni fa, mia mamma ha avuto un infarto. Avvertimmo il 118 ma i soccorritori non riuscirono a rianimarla. Venne trasportata al pronto soccorso. Passò un sacco di tempo: molti tentativi, sempre attaccata al defibrillatore. Finalmente il cuore ripartì, ma lei non si è più svegliata. Venne trasportata in terapia intensiva e poi nel reparto di medicina. I medici ci hanno sempre detto di non farci illusioni. A quel punto sono nate le difficoltà: le assistenti sociali cercavano di convincerci a riportare mamma a casa. Ma noi non ce la sentivamo. È cominciata così la nostra ricerca di un posto in una struttura. Una ricerca fatta da noi, andando di centro in centro. Finalmente si liberò un letto al Molina».

Cosa vuol dire stare accanto ad una persona in stato vegetativo da otto anni?
Quella persona è mia madre. Io non mi staccherò mai da lei, per tutto quello che è stato, per ciò che mi ha dato, per l’amore che ancora nutro per lei. Appena possiamo veniamo qui: io, mio fratello, mio padre.

La sollevate, la portare a fare un giro, l’accudite?
Io non so fare nulla di medicale perchè non ho mai voluto imparare. Non mi reputo all’altezza. Le sto accanto perchè spero che lei percepisca la mia presenza. A volte arriviamo fino al terrazzo o al salone. Ma sono brevi momenti. I nostri incontri si svolgono in camera.

Qualcuno vi ha aiutato ad affrontare quest’esperienza?
Nessuno. Nessuno ti aiuta ad affrontare le emozioni, nessuno ti dice cosa fare. Io ho affrontato tutto da sola e ho scoperto una forza interiore grande

Qual è per lei il senso della vita?
Io sono credente. Ma, sinceramente, non so che senso abbia la vita di mia madre

Ha momenti di sconforto?
Io vivo sempre tutto alla giornata. Affronto i problemi quando si presentano. Ho una visione completamente diversa da un tempo: cerco di cogliere il positivo in ogni cosa. Questa è un’esperienza che ti trasforma. Nessuno può capire fino in fondo cosa si prova finchè non la vive in prima persona. Nessuno può permettersi di giudicare.

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 11 Febbraio 2009
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