Dieci mesi per un elettrocardiogramma. Bergamaschi: “Le attese finiranno”

Cardiologia, radiologia, senologia e reumatologia del Circolo hanno tempi d’attesa lunghissimi. Il direttore generale spiega le soluzioni adottate per limitare i disagi

Una visita cardiologica con elettrocardiogramma? L’appuntamento è tra nove mesi.
Succede all’ospedale del Circolo dove alcuni esami diagnostici  e visite ambulatoriali hanno raggiunto tempi d’attesa davvero difficili da sostenere.
È il caso, appunto, dell’elettrocardiogramma o dell’ecografia cardiaca (almeno 6 mesi), della risonanza magnetica lombare (10 mesi) o dell’encefalo ( 240 giorni), della reumatologia (6 mesi).
Una situazione decisamente pesante per il Circolo ma che, considerando il livello aziendale, non presenta criticità:  i tempi di attesa a Luino, Cittiglio o negli ambulatori di via Luini, o di Arcisate, di Gavirate, di Comerio, di Cuasso sono decisamente adeguati alle tempistiche regionali: «Il problema spesso è legato al nome dello specialista a cui ci si vuole affidare – spiega il direttore dell’azienda ospedaliera Walter Bergamaschi – e in questo caso possiamo fare ben poco. Ciononostante, certi tempi di attesa sono diventati davvero insostenibili: abbiamo fatto recentemente una riunione per ottimizzare le attività di ambulatorio delle due cardiologie. Mentre, prima, si eseguivano gli ecocardiogrammi ai pazienti ricoverati e solo dopo a quelli esterni, ora abbiamo dedicato un ambulatorio agli utenti che vengono da fuori e uno agli interni. Così, con l’arrivo di un terzo macchinario, dovremmo riuscire a soddisfare le richieste in tempi ragionevoli  perchè riusciamo a incrementare di circa 20 esami alla settimana l’attività. Inoltre, abbiamo chiesto agli specialisti esterni che lavorano nelle altre sedi dell’azienda di effettuare ore anche nell’ambulatorio del Circolo».

Più complessa, invece, appare  la situazione della radiologia per le risonanze: «Si lavora già a pieno regime, dalle 7 alle 22, tutti i giorni esclusa la domenica. Oggettivamente non abbiamo più margini di recupero. Abbiamo anche convenzionato enti esterni, ma l’accordo finirà a marzo. Stiamo lavorando con l’Asl per migliorare il ricorso a questo tipo di esame, spesso richiesto in modo improprio. Lo scorso anno la nostra produzione è aumentata notevolmente ( +71%), ma ciò non ha giovato alle liste d’attesa che sono andate sempre più ingrossandosi, ripeto, spesso in modo inappropriato».
Una diversa organizzazione potrebbe risolvere i problemi legati alla reumatologia: «Con il nuovo piano aziendale abbiamo elevato a unità autonoma l’ambulatorio a cui verranno destinate stabilmente due persone in più.
Rimane il problema della senologia: entro l’anno dovremmo radunare tutta l’attività al centro senologico del Circolo, trasferendovi, quindi, anche lo screening che viene fatto al Del Ponte. Attualmente le liste d’attesa per ecografia e mammografia sono lunghe solo per chi si presenta con una prescrizione che non venga dal senologo o per una visita non definita urgente dal proprio medico curante urgente».

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 17 Febbraio 2009
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