Gergati fa il miracolo all’ultimo secondo

Cimberio-Venezia 87-86. Una tripla della guardia varesina decide il match a 66 centesimi dalla sirena finale. Biancorossi ancora in testa da soli al campionato

Trovate voi un modo più bello per festeggiare la prima chiamata in azzurro, proprio davanti agli occhi di Charlie Recalcati, di quello che hanno scelto Lorenzo Gergati e Niccolò Martinoni. La guardia decide con una tripla a soli 66 centesimi dallo scadere la sfida del PalaWhirlpool tra Cimberio e Umana Venezia, una gara che senza il lungo si sarebbe chiusa in anticipo a favore degli ospiti visto che Nick è stato ancora il miglior marcatore biancorosso (19). Ma nel tiratissimo ed emozionante 87-86 con cui Varese rimane solitaria in cima al campionato c’è tutta una squadra che in un momento di difficoltà riesce ad andare oltre a un ostacolo ben più ostico di quanto dica la classifica. Come si temeva, il nuovo assetto lagunare con Janicenoks a fare la parte del bomber e Bougaieff sotto i tabelloni ha messo in difficoltà una Cimberio con tanti problemi fisici. Però Childress (perfetto nel finale) e Dickens nei minuti che hanno potuto spendere hanno dato un gran contributo, Passera e Gergati (al di là del miracolo finale costruito assieme) non si sono tirati indietro mentre Galanda, così così per 30’, nel quarto conclusivo è stato fondamentale. Certo, Lauwers e Cotani hanno faticato non poco sia in attacco sia in difesa, sulle tracce di Rombaldoni e Janicenoks che tanto hanno fatto penare i quasi quattromila di Masnago. Però, tra fatica, timori e sospiri (emblematici i volti tirati del sindaco Fontana e di Toto Bulgheroni uno accanto all’altro per assistere alle ultime azioni) la “fatal Venezia” è stata esorcizzata una seconda volta e, come all’andata, solo all’ultimo respiro, ma nessuno se ne può e deve lamentare.

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Cimberio – Venezia 87-86 4 di 13

 

COLPO D’OCCHIO – Buon pubblico a Masnago, dove prima dell’inizio abbondano i sorrisi per la vittoria del Varese sul Como nel derby di calcio. La Cimberio ha sulla maglia il segno del lutto per la morte della mamma di Fabio Valenti e il papà di Marco Chiesa, i due giovani che si allenano con la prima squadra. Per loro ci sono un minuto di silenzio e un sentito striscione della Curva Nord. Nel parterre tanti volti noti: ai soliti grandi ex come Zanatta e Ossola si aggiunge anche Carlo Recalcati.

 

PALLA A DUE – I due americani di Varese, Childress e Dickens, pur acciaccati vanno comunque in panchina anche se restano fuori dal quintetto. Bizzozi non ha a disposizione Green e ripesca il lungo Bougaieff, in quintetto con il temuto George.

 

LA PARTITA – L’avvio è incoraggiante per Varese, avanti 10-4 al 4’ con le triple di Lauwers e Martinoni; il lungo è in formissima e arriva presto in doppia cifra. L’Umana replica con un ispirato Rombaldoni: l’ex azzurro sospinge i veneti fino al pareggio, realizzato da Alberti (16-16). I due falli di Passera costringono Pillastrini a mandare in campo Childress e anche Dickens proprio quando Venezia trova il primo vantaggio con le triple di Janicenoks e Bonora (2): così al 10’ gli ospiti chiudono avanti 19-25.
Il lettone prosegue nel suo momento d’oro al tiro e permette, con la zona amaranto, di allungare ancora prima del consueto “siparietto” degli arbitri in vena di compensazioni. Varese rientra con le unghie e con un Dickens utile, ma Janicenoks continua a essere implacabile. Quando l’ex fortitudino esce arriva il controsorpasso con 5 punti di Passera in due possessi (39-35). Due liberi ospiti e una gran tripla di Galanda fissano il punteggio dell’intervallo sul 42-37 per la Cimberio.

 

Venezia pareggia in 40” e sorpassa con tripla di George: un 8-0 che Pillastrini fronteggia togliendo Galanda per Dickens che schiaccia di prepotenza. Lauwers torna a tuonare dall’arco dopo tanto tempo, Rombaldoni pure e gli ospiti continuano a condurre (49-53). Cotani commette il quarto fallo nel mezzo di una prova personale sgonfia, così Pillastrini abbassa il quintetto con Lauwers e Gergati accanto a Childress. Dickens si arrabbia con gli arbirtri e si sfoga con punti e rimbalzi che valgono il nuovo vantaggio dei padroni di casa, poi esagera e sbaglia dall’arco da dove Meini e Gergati trovano il jolly della settimana entrambi allo scadere dei 24” da 9 metri. I liberi e un bel canestro di Martinoni (gran assistenza di Childress) decidono gli ultimi possessi del periodo: 62-62.

 

IL FINALE – I due top scorer, Janicenoks e Martinoni aprono l’ultimo quarto nel quale il primo vantaggio biancorosso è a firma di Childress cui risponde un Rombaldoni troppo solo sul perimetro. La difesa varesina convince poco, appare sbilanciata e si fa trafiggere da Bougaieff su cui convergono i palloni nati da una buona circolazione. Galanda inizia a diventare un fattore in attacco, dove stavolta Genovese non convince. Il break serio lo fa George con 5 punti in due azioni per il 73-78 con meno di 3’ da giocare. Childress buca la zona in entrata ma fallisce la tripla del pareggio prima di due decisioni arbitrali che fanno discutere: prima viene sorvolata una trattenuta a rimbalzo su Martinoni, poi sanzionato un contatto contro Cotani che esce per falli. Galanda dall’arco firma il -1 a 1’30”, Masnago si infiamma ma due rimbalzi di fila in attacco di Bougaieff zittiscono l’arena. Il pivot segna il libero aggiuntivo (78-82), Galanda realizza da sotto poi Meini fa 1/2 in lunetta (80-83 a 35”). Si va al tiro rapido con i canestri di Childress, George e Galanda, poi ai liberi Janicenoks ne fallisce uno. Con 12” Varese riesce a girare bene palla e a trovare Gergati libero in angolo: la tripla di Lollo è perfetta e si insacca a 66 centesimi. Pare finita, ma ci sono ancora un time out consecutivi prima di tornare in campo. Si riparte con rimessa dalla linea centrale che Venezia sbaglia: ora si può esultare davvero. 
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IL TABELLINO

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Pubblicato il 15 Febbraio 2009
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