Il Comitato Malpensa “osserva” l’aeroporto
Nasce un Osservatorio, verificherà anche l’avanzamento di strade e ferrovie a supporto dello scalo. Le Camere di Commercio di Varese, Novara e Milano per un sostegno a 360° dell’hub e della sua vocazione business
I progetti per migliorare l’accesso a Malpensa hanno ormai tutti una tempistica definita, anche grazie alla scadenza dell’Expo. E’ indispensabile però monitorare attentamente la concreta realizzazione delle infrastrutture stradali e ferroviarie previste: «Ecco perché dando vita a un Osservatorio sullo scalo, tra le nostre prime preoccupazioni c’è anche quella di verificare, passo dopo passo, le fasi di avanzamento di tutti quei progetti ormai delineati e riconosciuti come indispensabili per la competitività dello scalo» dice Gianfredo Comazzi, presidente del Comitato Malpensa che riunisce le Camere di Commercio di Milano, Novara e Varese.
L’annuncio di un nuovo e prezioso strumento di analisi quale l’Osservatorio giunge opportuno anche per sgomberare il campo da ogni presunta incompatibilità tra Malpensa e Linate: «Si tratta di un problema ampiamente superato dai fatti. Se si fa una corretta strategia di differenziazione delle rispettive mission, con Linate city airport di Milano e Malpensa hub del Nord Italia, i due aeroporti non si sovrappongono. Anzi, sono complementari e rappresentano due punti di forza irrinunciabili che dovranno sostenere il mondo produttivo impegnato nel rilancio dell’economia» sostiene Carlo Sangalli, presidente della Camera di Commercio di Milano.
Bruno Amoroso, presidente della Camera di Commercio di Varese affronta un altro argomento: «Tutti gli studi concordano nel sottolineare come sia la clientela, e non le compagnie aeree, a restare fedele agli aeroporti. Questo nonostante i programmi di fidelizzazione proposti dagli stessi vettori. E’ lo scalo a essere legato al territorio, così come lo è l’imprenditore: la scelta della compagnia su cui viaggiare dipende esclusivamente dalla disponibilità e dalla qualità del servizio nel sedime aeroportuale».
Il Comitato Malpensa per voce del suo presidente Comazzi precisa poi che l’Osservatorio, oltre che occuparsi dell’avanzamento dei progetti infrastrutturali, monitorerà anche i servizi forniti alla clientela: «Con particolare attenzione guarderemo alla clientela business, la più attenta ai tempi e alla funzionalità del trasporto».
Infine, un’osservazione: nonostante la politica di de-hubbing attuata a partire da agosto 2007 dalla vecchia Alitalia e proseguita in questi mesi, il traffico su Malpensa non è crollato, è solo sceso. «Grazie al riposizionamento di altre compagnie aeree – riprende Comazzi –, l’aeroporto continua a dimostrare la sua vitalità. Del resto stiamo parlando dell’area d’Italia che crea la quota maggior del Pil. In tale contesto, s’inserisce anche la questione cargo: l’alternativa a Malpensa per il traffico merci non è un altro aeroporto nazionale, ma i grandi hub transalpini come Francoforte e Parigi. Lo spostamento oltralpe implica un aumento di traffico su gomma sulla nostra rete autostradale, già duramente congestionata. E’ questo quello che vogliono coloro che possono decidere su questioni così importanti per il nostro territorio?».
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