La poesia esce dal carcere

Il 21 marzo Abrigliasciolta presenterà in una pubblicazione la raccolta dei versi scritti dai carcerati del Miogni accanto a quelli di alcuni autori emergenti

"Dopo il silenzio, la sobrietà della sobria età comune e condivisa…" Questo il messaggio che abrigliasciolta ha inviato ai poeti di tutta Italia nel settembre 2008, come invito ad unirsi coralmente in nome della poesia e con la forma in versi per quella che nel 1999 è stata proclamata dall’UNESCO come la giornata mondiale della poesia, il 21 marzo.  

 

Abrigliasciolta nel 2004 "componendo" Carovana dei versi si pose come primario obiettivo quello di risvegliare la "Cenerentola" della letteratura diffondendola nella quotidianità con un’azione dirompente ed invasiva. Gli artisti che hanno riconosciuto il recital itinerante e corale come un segnale concreto e diffusivo, l’hanno sostenuto in queste cinque edizioni con adesioni al di sopra di ogni aspettativa.  

 

Anche per questa edizione numerosi autori del panorama contemporaneo hanno contribuito con i propri inediti, sposando il progetto culturale abrigliasciolta come punto di incontro tra letture e culture, ma, soprattutto, nell’azione della forma in versi.  

 

Ed anche quest’anno l’obiettivo abrigliasciolta è di promuovere la cultura ripercorrendo l’invito che l’UNESCO lanciò nel luglio 1968: "Un’esperienza umana difficile da definire, ma noi la riconosciamo come la totalità dei modi con i quali gli uomini creano progetti per vivere. È un processo di comunicazione tra gli uomini; essa è l’essenza dell’essere umano. La cultura è tutto ciò che mette in grado l’uomo di essere operativo e attivo nel suo mondo, e di usare tutte le forme di espressione sempre più liberamente per stabilire comunicazione tra gli uomini…" .   

 

Nell’ottica di "stabilire comunicazione tra gli uomini", la piccola casa editrice e libreria itinerante ha lavorato con i ristretti della Casa Circondariale conducendoli in un percorso sulle forme espressive, fattivo ed attivo. Proprio per creare un ponte comunicativo che abbatta le mura della pena e ne consenta l’attivazione delle capacità fondamentali sulla scia degli insegnamenti di Amartya Sen. Irrinunciabile il proficuo rapporto di collaborazione con l’Area Trattamentale, diretta da Maria Mongiello e con la Direzione, affidata al Dottor Mongello.  

 


"I ristretti della casa circondariale di Varese continuano a sorprendermi durante il percorso che facciamo insieme: è la dimostrazione che l’azione della poesia non conosce limiti e che può attivare le capacità fondamentali anche di chi sconta una pena, di chi è contrito da una sofferenza, da chi si specchia in se stesso. E vuole comunicarlo al prossimo suo." – commenta la curatrice Ombretta Diaferia – "Quest’anno affrontare forma e contenuto della poesia e portare i ragazzi alla composizione singola e collettiva è stato ancor più soddisfacente delle scorse edizioni. Con risultati tali da poter annoverare nella raccolta che pubblicheremo per il 21 marzo anche versi "liberati" al livello di autori di spicco della poesia contemporanea. Endecasillabi ed enjambement fanno ormai parte del loro patrimonio, tanto quanto il desiderio di chiarire e comunicare la propria riflessione umana. Uno dei più significativi momenti del percorso è legato a GianRuggiero Manzoni, le cui parole, dedicate al padre, hanno penetrato gli animi dei ristretti, contribuendo alla loro elaborazione della mancanza."  

 


Saranno proprio i ristretti della casa circondariale a parlare in versi superando, sempre con sobrietà, il silenzio che si abbatte sulla loro condizione.

 

Ed ad accompagnarli una rosa di autori emergenti del panorama della poesia contemporanea italiana: trentasette i "chierici vaganti" che comporranno quest’anno carovana dei versi, alcuni dei quali convoglieranno nella pubblicazione, che abrigliasciolta presenterà solo il 21 marzo.

 

E che porteranno una tappa significativa del recital proprio nel carcere varesino.  

 

L’organizzazione, intanto, fa i conti con le ulteriori adesioni, giunte dopo la scadenza del 31 dicembre, limite per la selezione di  centinaia di poeti.

L’origine della rosa di partenza dei carovanieri è ancora più diversificata delle precedenti quattro edizioni: Aosta, Bari, Catania, Cagliari,  Como, Latina, Milano, Monza, Napoli, Novara, Reggio Emilia, Roma, Udine, Torino, Trieste e, ovviamente, Varese sono le città rappresentate, oltre al Marocco.   

 

Molte le adesioni dalla città che ha tenuto a battesimo l’iniziativa (dodici gli autori del territorio), che confermano l’attenzione di abrigliasciolta sin dalla nascita nei confronti della provincia di origine.  

 

E tutti gli autori hanno contribuito con i propri inediti al delinearsi di un volume che ne raccoglie l’essenza e che godrà quest’anno dell’accompagnamento di eccelse penne della letteratura contemporanea.  

Per portare parola e pensiero abrigliasciolta e con la poesia in azione ricordare la sobrietà della sobria età comune e condivisa…  

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 09 Febbraio 2009
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