Macchi: “Posso essere a favore della guerra?”

Il presidente del consiglio provinciale Luca Macchi replica all'assessore Michele Carlucci

Riceviamo e pubblichiamo
 
Che strano quello che succede a Samarate una parte della maggioranza chiede al suo sindaco, di dotarsi di un codice etico di condotta sulle sponsorizzazioni ricevute che, attuato, escluda Agusta dai finanziatori, ne riceve un rifiuto secco e allora come alternativa per coprire la figuraccia chiede ad un ex esponente della parte politica opposta di esprimersi a favore o meno della guerra. Questo comportamento lo trovo alquanto ridicolo, ma visto l’argomento, trovo giusto rispondere in modo chiaro
Non avevo letto la risposta del sindaco, mi fa piacere sapere che Solanti abbia cambiato idea su Agusta, questo vuol dire che non lo vedremo più partecipare ad un certo tipo di manifestazioni. Mi rende felice anche sapere che Solanti non rinuncerà alle sponsorizzazioni di Agusta, la sua posizione mi soddisfa pienamente, perciò l’imbarazzo è tutto per sinistra critica e per Carlucci,.
Per quanto attiene la difesa del Sindaco nei confronti dell’operato di Carlucci, non era dovuta, in quanto ho chiesto a Carlucci di dare le dimissioni, non per il risultato del suo lavoro amministrativo, ma per quanto le sue posizioni politiche sono in contrasto con le scelte dell’amministrazione comunale ( sponsorizzazioni Agusta, Biblioteca Fondazione Montevecchio), la questione sia molto diversa, è una questione di coerenza politica
A Carlucci prima di tutto dico che i miei muscoli, nei confronti della politica samaratese, non si sono mai raffreddati, anche se ho dato le dimissioni da consigliere comunale continuo ad interessarmi del territorio, stia tranquillo che per le prossime elezioni il PDL saprà mettere in campo tutte le forze necessarie per contrastare un’amministrazione che non ha certamente creato una Samarate migliore.
In merito alla sua domanda se sono a favore o contro la guerra, rispondo in modo chiaro che solo uno stupido può essere a favore della guerra.
Condivido il pensiero di Aleksander Solzenicyn, espulso dall’ex Unione Sovietica per le sue idee politiche, :“Il contrario della pace non è la guerra è la violenza” , aggiungo poi che sono altrettanto convinto che dalla violenza ci si debba difendere, con ogni mezzo.
Bisogna lavorare, tutti insieme, per eliminare dalla coscienza umana l’idea stessa che possa essere permesso a qualcuno di usare la forza, la violenza, contro la giustizia, contro il diritti umani.
Fermare, anche eroicamente, la potenza della violenza , a mio avviso significa lavorare per costruire e rafforzare la pace per tutti.
Non condividere di fermare con tutti i mezzi la violenza, vuol dire bocciare tutte le guerre in difesa della democrazia e della libertà.
Quando penso che qualcuno ha imbracciato le armi per sconfiggere il nazismo mi considero una persona fortunata, quando penso che l’estrema violenza di alcuni regimi dittatoriali comunisti, ancora oggi esistenti, impedisce la libertà di parola e di pensiero, penso che bisognerebbe difendere quei popoli dalle violenze subite, con ogni mezzo.
Spero di aver soddisfatto le curiosità di Carlucci, e visto che ha deciso di restare al suo posto, gli auguro di superare l’imbarazzo politico che conoscendolo senz’altro vive e trovare quella necessaria “serenità politica” che gli permetta di svolgere il suo ruolo d’assessore nel modo migliore. Qualora dovesse ripensarci si ricordi che i comportamenti coerenti quando si ha il coraggio di attuarli danno grande soddisfazione personale e aumentano la stima da parte dei cittadini. .
A proposito caro Michele fidati che le strade provinciali sono ben tenute.
Cordiali saluti, passo e chiudo
Luca Macchi

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 27 Febbraio 2009
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