Milano alza la guardia contro le malattie “clandestine”

Di scarsa rilevanza i dati raccolti dall'Asl varesina in merito ad alcune patologie, quali tubercolosi e scabbia. Più diffuse le malattie sessualmente trasmesse. Diversa la situazione a Milano

Quarantotto casi di tubercolosi e 75 di scabbia. Questi sono i dati epidemiologici che l’Asl ha rilevato lo scorso anno per due delle patologie più a rischio diffusione tra la popolazione straniera. Nel primo caso, il 54% dei contagi è stato registrato tra gli extracomunitari mentre per la scabbia la percentuale sale al 55%.
Differenti sono le tipologie di pazienti: mentre il contagio di TBC è avvenuto soprattutto nella popolazione italiana anziana, gli stranieri sono in prevalenza giovani.  Nessun dato eclatante, invece, nel campo delle malattie a trasmissione sessuale dove il numero dei contagi non evidenzia una caratterizzazione sociale delle patologie.

I numeri, dunque, possono definirsi di scarsa rilevanza sociale se guardiamo alla popolazione residente che conta, stando ai dati dell’Osservatorio della Provincia, anche su oltre 56.200 stranieri regolari e 5790 clandestini.

Diversa la situazione a Milano dove Palazzo Marino ha invitato ad alzare la guardia verso quelle malattie legate soprattutto agli ambienti stranieri. Stando allo studio realizzato all’interno del  progetto “Immigrazione sana”, sono 4 – 5.000 i casi di tubercolosi (4.387 nel 2006) che ogni anno vengono diagnosticati, circa 1500 quelli non ufficiali e il tasso di incidenza nella popolazione generale è di 7 casi su 100.000 abitanti. Quello che preoccupa maggiormente sono le forme di TBC multiresistenti che rappresentano il 17,7%. « Dalle rilevazioni effettuate dal Comune di Milano grazie al progetto “Immigrazione sana”- si legge nel comunicato di Palazzo Marino – risulta, in tema di prevenzione, che il 95% del campione esaminato ha effettuato le vaccinazioni obbligatorie nel proprio paese d’origine senza sapere però di quale tipo. Così solo il 3% è vaccinato per la TBC e il 6% ha seguito la profilassi antitubercolare, mentre il 2,5% si è curato solo dopo averla contratta e il 3,5% ha un parente ammalato o deceduto per tubercolosi».

Dati poco confortanti sono emersi anche per quanto riguarda le malattie sessualmente trasmesse: sono stati 248 i casi di sifilide nel 2007 in Lombardia soprattutto tra i giovani, con un aumento del 5%: « Ogni anno, un adolescente su venti contrae una MST ( malattia a trasmissione sessuale) curabile, senza contare le infezioni virali, e più della metà delle nuove infezioni di AIDS ogni anno interessano giovani nel gruppo di età 15-24 anni.

L’indagine effettuata lo scorso anno ha coinvolto oltre 20mila soggetti immigrati, di cui quasi 18mila irregolari. Le patologie rilevate, in numerosi casi, sono pericolose non solo per la salute del malato ma per l’intera collettività. Dalle visite sono risultate inoltre 1862 infezioni acute delle vie respiratorie, 2922 casi di malattie infiammatorie a carico dell’apparato genitale femminile e 5595 malattie della pelle.

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 26 Febbraio 2009
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