Piano del Traffico, bocciate le osservazioni di Legambiente

L'associazione chiedeva di rivedere le modifiche a viale Milano e alla circonvallazione Nord-Ovest, le scelte più significative previste dal Piano a breve-medio termine. Su tutto anche l'incongnita del trasferimento dei centri commerciali.

Quali scelte per rispondere a breve-medio termine al problema del traffico e della mobilità? Le strategie sono affidate al Piano Urbano del Traffico, il cui iter, dopo il passaggio in consiglio comunale, prevede la fase delle osservazioni. Cinque quelle presentate da un privato e da Legambiente e prese in esame in una seduta congiunta delle commissioni Territorio e Lavori Pubblici.
 
Il Piano comprende diversi interventi, ma i più significativi sono quello di ampliamento e potenziamento di viale Milano e della “circonvallazione” Nord-Ovest, dove verrà deviato il traffico pesante, evitando il transito per il centro cittadino. Soprattutto l’intervento  sulla circonvallazione Nord-Ovest  è pensata come una soluzione temporanea, in attesa di definire strategie a lungo termine affidate al Piano Urbano della Mobilità: il percorso individuato è piuttosto tortuoso, dal momento che partendo da Cascinetta (via del Lavoro) raggiunge il Sempione e la 336 aggirando la collina di Crenna e lambendo Caiello (via Campo dei Fiori, via per Bensate). Una delle osservazioni presentate da Legambiente proponeva di realizzare un tunnel che collegasse direttamente la varesina con il Sempione: «soluzione troppo onerosa, tecnicamente difficile da realizzare e che rischierebbe di aumentare il traffico» secondo l’ingegner Stagni che ha redatto lo studio per l’Amministrazione. L’idea del tracciato in galleria non convince Cinzia Colombo (la Sinistra), che è critica perà anche sulla scelta individuata dal Piano: «costi troppo elevati per una soluzione temporanea» secondo la consigliera, che sottolinea anche i punti critici esistenti lungo il tracciato, compresa una scuola che si troverà a pochi passi dal flusso di autocarri in transito. «E’ una soluzione tampone – chiarisce Giancarlo Monti (FI), che si confronta con difficoltà oggettive, orografiche e di infrastrutture, vista la presenza nella zona di tre linee ferroviarie e dell’autostrada. L’attuale tracciato è il male minore, ma la soluzione è già prevista dal PGT». La circonvallazione consentirà di evitare in parte il traffico passante in centro città; il Piano prevede anche il divieto di transito di mezzi pesanti in via Buonarrotti-via Ferrario (come richiesto anche dall’osservazione presentata da un privato.
 
Altro capitolo, il potenziamento di viale Milano, che prevederà anche, finalmente, la banchina attrezzata con pista ciclabile e marciapiedi. Bocciata la richiesta di Legambiente di stralciare l’intervento, sono comunque emersi i dubbi dell’opposizione sull’entità dell’operazione, soprattutto nell’ottica del possibile trasferimento dei grandi centri commerciali in altra sede. «Stiamo considerando l’ipotesi nel PGT, ma c’è la volontà dell’Amministrazione di delocalizzare i centri commerciali di viale Milano» ha confermato ancora una volta l’Assessore all’Urbanistica Massimo Bossi.
Respinte anche le richieste di Legambiente di una nuova rotonda all’incrocio tra via Venegoni, via Borghi e via Venti settembre e di una revisione totale del piano piste ciclabili, datato 1998. Su quest’ultimo punto l’Assessore ai Lavori Pubblici Leonardo Martucci ha dato disponibilità ad una commissione ad hoc sulle ciclabili, chiesta da Cinzia Colombo. «Le ciclabili possono essere una risposta al traffico interno, che il Piano Urbano della Mobilità individua come elemento critico, con 50mila spostamenti giornalieri interni alla città. Ma il piano, sempre citato, è molto generico e poco aggiornato». Un primo tassello, in qualche modo, di quelle risposte a medio-lungo termine che dovranno essere trovate in futuro.
 
Favorevole al Piano predisposto dall’Amministrazione Laura Floris Martegani (Socialisti), che ha chiesto anche un’accelerazione nella redazione del PGT, ormai in cantiere da mesi. Il futuro strumento urbanistico ha subito ritardi anche per la necessità di una verifica dopo le vicende giudiziarie che hanno coinvolto i vertici dell’Ufficio Tecnico: «ci stiamo muovendo per portarlo a compimento» ha garantito Massimo Bossi.

Il Partito Democratico non ha presentato osservazioni di merito («ma non le accantoniamo») e ha rilevato invece come le difficoltà attuali del traffico siano legate alle scelte operate in passato: «Si è consentito uno sviluppo troppo veloce, che ora ci impone soluzioni obbligate» ha attaccato Marco Casillo. «Siamo di fronte ad una città che non può più essere gestita, una situazione figlia della linea di pensiero che ha guidato la città negli ultimi anni».   

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 20 Febbraio 2009
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