Varese a Mezzocorona “senza parole ma con i fatti”

Il Varese di Beppe Sannino ricorda un po’ l’Alessandro Ballan dell’ultimo mondiale di ciclismo: uno scatto partendo da dietro e quasi tre chilometri da percorrere sapendo che alle proprie spalle c’è un gruppetto di assatanati che farà di tutto per riprenderti e non mollerà fin sul traguardo. Con una differenza: il Varese non ha compagni di squadra a coprire la fuga, quindi la sua impresa è forse ancora più difficile di quella del fenicottero di Castelfranco Veneto.

Per la squadra del presidente Rosati quello di questa settimana è inoltre un impegno particolare: non si gioca alla domenica ma al sabato sul campo di Trento (calcio d’inizio alle 14,30), contro quel Mezzocorona famoso per annoverare tra i propri tifosi anche Linus di Radio Deejay. Una partita complicata anche dall’assenza di due giocatori, Eros Pisano e Pietro Tripoli. Il terzino soffre di pubalgia, un fastidio che torna ad assillarlo, e verrà sostituito da David Silva, l’ala destra invece è squalificata ma con il numero sette sulla schiena giocherà al solito Pablito Grossi.
Detto di chi manca, dobbiamo anche ricordare che rispetto alla trasferta di Alessandria ci saranno tre uomini fondamentali in più: Mauro Milanese, Stefano Del Sante e proprio mister Sannino che riprende possesso dell’area tecnica dopo la squalifica.
«Per me andare panchina è la cosa migliore per un motivo – racconta l’allenatore di Ottaviano – è gratificante lavorare fianco a fianco con i miei ragazzi come è avvenuto lungo tutta la settimana. Però lasciatemi far loro i complimenti perché ad Alessandria, nella bolgia, i miei urli non potevano essere ascoltati ma la squadra ha reagito ugualmente proprio come piace a me». A tal proposito Sannino non dimentica chi lo ha sostiutuito: «Lasciatemi ricordare anche il lavoro svolto da Stefano Bettinelli e dal direttore Sogliano che sono sempre puntuali e che in Piemonte hanno anche "coperto" il mio ruolo».

Mai banale, Sannino questa volta prende spunto dall’attualità calcistica per spronare i suoi ragazzi. «Avete visto cosa è accaduto nelle coppe europee? Gli italiani hanno parlato a lungo delle partite di Champions e di Uefa, spiegando come avrebbero vinto e alla fine hanno fatto una figuraccia. Noi dobbiamo evitare questa mania di parlare troppo, dobbiamo tapparci occhi e orecchie e pensare a giocare come sappiamo, ricordando che nessuno ci regala nulla. Per il Varese quella con il Mezzocorona sia la gara decisiva per la salvezza: lo spirito con cui giochiamo sia sempre quello».
Il Varese avrà al seguito diversi sostenitori: i ragazzi della curva raggiungeranno lo stadio Briamasco con un pullmino e diverse auto privato mentre diversi altri tifosi raggiungeranno Trento in modo autonomo e con le corde vocali tirate a lucido.

Mezzocorona – Varese

Mezzocorona: Macchi, Martinelli, Paganotto, Zarini (Lordi), Giacomoni, Berardo, Uliano, Tundo, Russo (Ippoliti), Tulli, Panizza. All. Rastelli. 
Varese: Moreau; Silva, Bernardini, Camisa, Milanese; Grossi, Gambadori, Casisa, Lepore; Crocetti, Del Sante. All. Sannino.
Arbitro: Colasanti di Siena (Romei e Sani)