Alla Lega Nord non piace il bilancio

Il Carroccio attacca il documento finanziario elaborato dalla giunta guidata da Nicola Mucci e diffonde in città un volantino

«È un bilancio che non ci piace, per questo proponiamo sette punti per migliorarlo». La Lega Nord attacca il documento finanziario elaborato dalla giunta guidata da Nicola Mucci e diffonde in città un volantino colorato di verde carroccio che non mancherà di sollevare polemiche: «La filosofia è la stessa degli ultimi anni – spiega il segretario cittadino leghista Luciano Mazzone -: sembra che la crisi non ci sia neppure. Noi chiediamo aiuti per le famiglie, le imprese e i commercianti. Bisogna tagliare l’evasione, dando aiuti a chi ha bisogno veramente con i soldi che ci sarebbero se venissero amministrati meglio, non come propone il Pd che pensa di poter accendere mutui schioccando le dita. Ad esempio c’è la questione buoni pasto: le agevolazioni Isee per le fasce deboli sono troppo basse, c’è una massa di gente, per lo più extracomunitari, che dichiarano di guadagnare meno di 4 mila euro all’anno e permettono ai propri figli di mangiare con 11 centesimi al giorno, mentre la media è di 1,5 euro. Per noi la stragrande parte di queste dichiarazioni autocertificate sono false: combattere questa evasione è un obbligo e si potrebbero recuperare 300 mila euro, 200 dei quali da destinare alle difficoltà e 100 agli anziani. Sono conti da analizzare uno ad uno. Ci sarebbero poi da tagliare il 10 per cento di imposte sulla pubblicità, una tassa odiosa e ingiusta: crediamo si possano e si debbano aumentare i diritti sulle pubbliche affissioni e gli spazi, dando un segnale a imprese e commercianti». La Lega Nord attacca anche sul fronte municipalizzate: «Gallarate non è Catania né Palermo: servono meno opere e meno nastri da tagliare, prima ci sono da coprire i buchi della pessima amministrazione di Amsc (3,7 milioni nel 2007, chissà nel 2008 e nel 2009) – commenta Mazzone -, ma anche quelli delle altre società collegate. Le scelte del Comune sono le stesse che da sempre non piacciono a noi leghisti: diciamo basta alla cementificazione, chiediamo un taglio del 20 per cento delle previsioni degli introiti da costruzioni e piani integrati d’intervento. Ci sono poi una marea di cose da tagliare, dalle consulenze esterne a professionisti all’informatizzazione del settore edilizia fino all’autoblu del sindaco (38 mila euro a bilancio per l’autista personale, un benefit illogico in un periodo di crisi come questo)». Infine un passaggio sulle ronde: «A bilancio non c’è niente – chiosa Mazzone -. Se non le vogliono fare devono dirlo chiaro, prendendosi le responsabilità del caso. Noi ovviamente chiediamo che venga previsto un servizio unicamente per la sicurezza dei cittadini».   

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 18 Marzo 2009
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