“Antistorico chi?”

Controreplica del comitato antifascista all'indirizzo di Azione Giovani

Riceviamo e pubblichiamo

Carissimi lettori e carissime lettrici,

ci ributta la bagarre del "botta e risposta". Azione Giovani ci tira in ballo. Strano come il Sig. Sabba e la formazione che rappresenta si sentano tirati in causa dal nostro comunicato sui recenti fatti di Bergamo e Milano e prenda così le difese di Forza Nuova e non si esprima sulle reali violenze e sulle responsabilità di quegli episodi?! Quindi i
"distinguo" con cui si presenta Azione Giovani ammantandosi di disponibilità al dialogo, atteggiamento democratico e affermazioni da "scurdammoce ‘o passato" vacillano.
Rispondiamo che in democrazia funzionano gli argomenti e la capacità di aggregazione sulle idee e sulle proposte; noi ci proviamo. Ci rendiamo altresì conto che la nostra è una democrazia incompiuta in quanto la Resistenza e la Costituzione furono tradite subito all’indomani in cui i colpevoli di un ventennio di dittatura, del tradimento del Paese,
alleati dei nazisti, per la maggior parte la fecero franca e poterono occupare anche posti di rilievo e dar forma di sé a questa rinascita mancata; sappiamo che la cultura del Sig. Sabba è quella oggi dominante.
Sappiamo anche che urta il Sig. Sabba sapere che in una città dove il suo modo di pensare è maggioranza, in un Paese dove i fascisti sono stati sdoganati da Berlusconi e ora siedono nel governo nazionale e nella maggior parte dei governi locali, ci siano ancora gli antifascisti.
Noi antifascisti ci siamo e siamo completamente immersi in questa Storia, di cui ora la destra al potere fa scempio cercando di stravolgere i fatti di ieri e la cronaca di oggi. E la destra "per strada" si occupa di presidiare in modo "non democratico" la convivenza
civile.
Non sentiamo mai il Sig. Sabba parlare a proposito di stranieri aggrediti mentre mangiavano il kebab,….oppure, ancora a Roma le azioni dei "fasci" durante le manifestazioni recenti sulle questioni della scuola….ci fermiamo qui con gli esempi che si perdono in questa Italia all’indomani della Liberazione.
Già sappiamo che ora partirà il distinguo tra fascisti in doppiopetto e skin, o fra quelli laureati e i borgatari, anche se il comunicato a cui rispondiamo rende "fievole" questi "distinguo"…per noi rimane il fatto che a metà del secolo scorso l’Italia sulla carta aveva chiuso i conti con il sacrificio di uomini e donne con quella storia orribile e vergognosa che fu il fascismo.
Ci accorgiamo quotidianamente che non è così, fin dall’impossibilità di giovani concittadini antifascisti di volantinare di fronte alle proprie scuole perché minacciati; tocca quindi a uomini e donne di oggi raccogliere l’eredità importante e pesante della Resistenza e continuare quella lotta sul terreno della cultura e della politica…è vero è
antistorico e stupefacente che ci siano ancora i fasci. La Storia non ce la lasciamo alle spalle, ma la guardiamo in faccia.
E per rendere più evidente la questione copiamo il link del ns blog per visionare ciò che le parole non rendono o spesso alcune nascondono

http://busto-antifascista.blogspot.com

il Comitato Antifascista di Busto A.

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 12 Marzo 2009
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