Bilancio da vacche magre, le strade possono attendere
"Solo" 1,8 milioni per le strade, troppo pochi per il PD. Opere stradali a rilento, inclusa via Piombina. Entro l'anno il progetto definitivo del sottopasso di sant'Anna. Stanziati 1,5 milioni per interventi sullo stadio Speroni: "Meglio un project financing con i privati".
Mentre torna a riunirsi questo pomeriggio alle 18 la commisisone straordinaria sulla crisi, prosegue a Palazzo Gilardoni la marcia d’avvinamento al voto sul bilancio di previsione 2009, previsto in consiglio martedì prossimo 17 marzo. Le ultime due riunioni della commissione, presieduta da Nicola Ruggiero del PD, hanno visto sviscerare le cifre del bilancio di previsione recentemente presentato dall’assessore Giovanni Paolo Crespi. A destare perplessità e domande tra i commissari sono la scarsa redditività delle partecipate, dove il solo settore farmacie sembra rendere in modo efficace, e la caduta verticale (-11%) degli oneri di urbanizzazione, sintomo della frenata dell’edilizia a fronte della crisi economica. La città soffre, questo è chiaro: i cassintegrati a Busto e Comuni limitrofi sono ormai nell’ordine delle migliaia. Non è certo solo l’edilizia a soffrire, anzi, ma quando questa rallenta per i Comuni, negli ultimi anni letteralmente costretti a servirsi dei relativi introiti come leva per gli investimenti, sono dolori.
In termini di lentezze e lavori il capitolo strade resta uno dei più "cliccati", per così dire, dalle lamentele dei bustocchi, causa buche. Le piogge incessanti dell’anno scorso hanno ridotto a mal partito gli asfalti, le nevi di quest’ìinverno hanno dato il colpo di grazia. Palazzo Gilardoni ha dovuto correre ai ripari, ma la situazione è grigia: in commissione l’assessore Girola ha dovuto ammettere a denti stretti che «si fa quel che si può» con quel che c’è. E non è molto, come si lamentava già qualche tempo fa. E non è solo questione di soldi: manca anche il personale, a differenza che in altri Comuni, ha riconosciuto Girola. La Giunta ha stanziato 1,8 milioni che verranno (meglio: dovrebbero venire) dalle alienazioni di terreni comunali. Troppo poco per le opposizioni: con quei soldi si risucirebbero a rigfare 12 chilometri di strade, ne abbiamo oltre 300. Il capogruppo Pd Mariani chiede circa il doppio di risorse, «non meno di 3 milioni». Sarcasmo da Corrado (Rifondazione) sul milione e mezzo a bilancio per intervenire sullo stadio Speroni mentre la situazione della Pro Patria è gravissima (potrebbero esservi sviluppi anche in giornata). «Non è che poi, se le cose si mettono male, ci tocca usarlo come un sambodromo? Meglio un project financing con i privati». E sul personale: «Chi ha governato questo Comune dal 1993?»
Eppure gli investimenti previsti a bilancio non sono proprio trascurabili. Opere importanti come il sospirato sottopasso per collegare direttamente Sant’Anna al Sempione e soprattutto al centro città, per fine anno dovrebbe esserci il progetto definitivo, e i soldi ci sono. Oppure tutta una serie di lavori di sistemazione e adeguamento a partire dal municipio stesso fino alle scuole (ma le materne hanno dovuto essere rinviate al 2010), o sulle reti idriche. Tornando alle strade, quando negli interventi compare il nome di Anas, le cose finiscono inevitabilmente per complicarsi. Se sulle passerelle dei Cinque Ponti è bene stendere un velo pietoso, restando in tema di Sempione e dintorni le previste rotonde all’altezza delle vie dei Sassi e Minghetti, che "urbanizzeranno" in qualche modo il tracciato moderando anche la velocità, dovrebbero vedere la luce entro l’anno secondo quanto riferisce l’assessore. Scendendo verso Sacconago, lo strategico collegamento di una zona industriale oggi in preda ai peggiori effetti della crisi coinvolge a sua volta Anas, che sta esaminando il progetto di un collegamento dalla direttrice della statale 527 Bustese, come proposto a suo tempo del PD e votato all’unanimità in consiglio comunale. Quanto all’intervento urgente sul cavalcavia di via Piombina, che aveva visto un’apposita variazione di bilancio per lo stanziamento, si sta valutando di rivedere il progetto originario sulla base di osservazioni avanzate dai residenti e tradotte da Mariani in una interrogazione. Non è ancora stata fissata una data per l’avvio dei lavori.
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