Casale: “Polizia Locale, non solo multe”

Il comandante ribadisce l'impegno del corpo per sicurezza urbana a anche la prevenzione e l'educazione stradale

«La Polizia Locale non è solo multe per divieto di sosta». Ci tiene molto a ribadire il concetto il comandante Alessandro Casale a redazione conclusa del corposo report sulle attività del corpo bustese nel 2008. Quarantadue pagine fitte di numeri che i cittadini tra pochi giorni potranno scaricarsi con calma dal sito del Comune per verificare di persona quanto, e in quali ambiti, fanno gli ormai ex vigili urbani. Competenze ampliate per un corpo che, al di là dell’ordine pubblico spettante alla Questura, svolge tutta una serie di compiti inerenti la sicurezza urbana in senso lato e si occupa di molti aspetti amministrativi. Il tutto con risorse che più volte sono state denunciate come inadeguate – spesso da componenti stessi del corpo, nella periodica polemica sindacale – ma che per la prima volta proprio lo scorso anno hanno potuto avvicinarsi agli standard minimi per una città delle dimensioni di Busto Arsizio. «A fine 2007 erano stati assunti dieci agenti» (già ridottisi nel frattempo della metà) ricorda Casale, quindi almeno la prima metà dell’anno ha visto un’aumentata presenza sulle strade cittadine del corpo, con la sua cinquantina circa di agenti. «Abbiamo avuto risultati eccezionali nel controllo del territorio»: 43.619 (quarantatremila!) sanzioni, in gran parte per violazioni del codice della strada, parlano chiaro, anche se il comandante Casale precisa che «solo 2300 sono avvenute tramite l’uso di macchine» (telelaser, autovelox, T-Red eccetera) a riprova della presenza "sul campo" di uomini e donne del corpo. In pratica, con un calcolo spannometrico, si parla di due o tre sanzioni al giorno per agente o giù di lì. E "solo" 15.108 circa (quindicimila) sono divieti di sosta, evidentemente sport cittadino. Numeri alla mano, il bustocco medio ha una probabilità su tre di beccarsi una multa per divieto di sosta l’anno, ed è quasi sicuro di beccarsene una in generale. Questo naturalmente glissando sulle oltre diecimila sanzioni per sosta irregolare…

«La nostra attività è stata trecentosessanta gradi» rivendica Casale: «non solo strade, ma commercio, edilizia, non c’è settore di nostra competenza per cui non abbiamo avuto attenzione. Abbiamo svolto anche attività di polizia giudiziaria delegate, e persino per la prima volta delle intercettazioni su delega della magistratura competente. Inoltre continuano le attività di prevenzione e di educazione stradale». Insomma dai tempi del "pizzardone" motorizzato Alberto Sordi di mitica memoria le competenze si sono allargate, e di molto. Le risorse, in compenso, restano per ora misurate, e tanto più apprezzabile è l’impegno di chi lavora negli uffici di viale Piemonte. Anche l’annunciato trasferimento del comando ai Molini Marzoli, peraltro, non si è ancora tradotto in atto.

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 10 Marzo 2009
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