Cellulare all’estero senza paura: l’UE abbatte i costi

Raggiunto l'accordo in parlamento sui nuovi tetti per le tariffe telefoniche. Dal 1° luglio 2009 saranno abbassati i costi di chiamate, SMS e navigazione per chi usa il telefonino in altri paesi dell'Unione

Buone notizie, dall’Europa, per chi deve usare il proprio telefonino all’estero. Mercoledì, infatti, il Parlamento europeo ha imposto la riduzione delle tariffe del roaming per chiamate, messaggi e navigazione internet da cellulare, entro il 1° luglio 2009. Ora resta l’approvazione del Consiglio dei ministri.

Il compromesso raggiunto definisce i tetti massimi sotto i quali ciascun operatore telefonico può competere offrendo tariffe più basse, in particolare per le chiamate in roaming, ovvero da e verso l’estero. Ci sono più cellulari di persone, in Europa (il 119%, a fronte di un 87% negli Stati Uniti). In Italia, questa cifra arriva al 153%, primo in Europa e forse nel mondo: in sostanza, ogni adulto ha ormai due cellulari in media.

Dal 1° luglio di quest’anno il costo sarà pari ad un massimo di 0.43 euro al minuto (IVA esclusa) per le chiamate all’estero e un massimo di 0.19 al minuto per le chiamate ricevute. Dal 1° luglio 2010 il costo scenderà ulteriormente a 0.39 euro per le chiamate effettuate e 0.15 per quelle ricevute. Un anno più tardi, infine, il costo massimo sarà di 0.35 e di 0.11 euro rispettivamente. Inoltre, dal 1° luglio prossimo gli operatori telefonici dovrebbero tassare i loro utenti al secondo ma possono applicare una tariffa a partire dai trenta secondi dopo l’inizio della conversazione.

Sulle tariffe per gli SMS in roaming, sia quelli inviati che quelli ricevuti, il tetto massimo sarà di undici centesimi. Altri servizi utilizzati in roaming, come ad esempio l’invio di e-mail e foto o la navigazione in internet dal proprio cellulare, saranno regolati a livello di prima distribuzione. Ad esempio, ci sarà un tetto massimo per gli importi che un operatore ospite potrà applicare sul costo di roaming definito dalla tariffa nazionale. Il costo sarà definito in base ai kilobytes utilizzati, e sarà al massimo di un euro per megabyte, mentre negli anni successivi questo si ridurrà fino ad arrivare a 80 centesimi nel 2010 e 50 nel 2011.

Per impedire degli shock sulle bollette, dal 1° marzo 2010 gli utenti del roaming potranno richiedere un sistema di blocco della navigazione oltre un certo livello di spesa. Gli operatori dovranno avvertire i propri clienti quando l’80% del limite dell’accordo è stato raggiunto, chiedendo al cliente se desidera continuare il roaming dei dati. In assenza di risposta da parte del cliente, l’operatore potrà far terminare tutti i servizi. Una revisione del provvedimento sarà fatta entro la metà del 2011.

Tra i provvedimenti in cantiere a livello europeo, quello che consentirà al consumatore di cambiare compagnia, quando lo desidera, in un solo giorno, mentre oggi ce ne vogliono in media 15 in Italia e oltre 30 in altri paesi dell’UE.

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 26 Marzo 2009
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