Cellule staminali senza implicazione etiche: la proposta di Varese al mondo

Le aziende lombarde Biocell e Toma hanno presentato la loro attività e le loro ricerche al Congresso Mondiale sulla Riproduzione Umana. Biocell conserva staminali estratte dal liquido amniotico

Nuovi risultati e nuovi riconoscimenti per il Biocell Center di Busto Arsizio, centro per la conservazione di cellule staminali derivate dal liquido amniotico, di cui parlammo su VareseNews a settembre 2008. In occasione del 13° Congresso Mondiale sulla Riproduzione Umana, svoltosi a Venezia, Biocell Center e Toma, altra società lombarda attiva nel campo della diagnosi prenatale e delle biotecnologie, ha presentato i risultati della Ricerca condotta dal proprio staff scientifico dal titolo “Caratterizzazione e crioconservazione di cellule staminali mesenchimali da liquido amniotico”.
 
«Giorno dopo giorno il liquido amniotico svela le proprie potenzialità come fonte di Cellule Staminali Mesenchimali, creando un interesse sempre maggiore nel campo della medicina rigenerativa – afferma il Prof. Giuseppe Simoni, già docente di Genetica all’Università di Milano e oggi Direttore Scientifico di Biocell Center – Le staminali del liquido amniotico sono multipotenti, molto giovani e in grado di differenziarsi in vari tessuti del futuro individuo. Si aprono alla scienza e alle applicazioni mediche delle prospettive finora sconosciute. Già da subito una realtà per la medicina ricostruttiva, ed un’enorme speranza per la cura di molte patologie terribili come ad esempio le malattie degenerative».
«Le cellule staminali da liquido amniotico hanno una marcia in più in virtù dell’alto grado di differenziazione e proliferazione, ed inoltre, cosa forse più importante, non hanno alcuna implicazione dal punto di vista etico – è il commento del Dr. Massimiliano Manganini, Direttore di Laboratorio di Biocell Center – Hanno caratteristiche simili alle staminali embrionali, ma il loro prelievo non danneggia l’embrione».
«Inoltre – prosegue la Dott.ssa Francesca Grati del laboratorio Toma, data l’alta capacità di riprodursi, non c’è il dilemma etico tra donazione e conservazione per se stessi, anzi i famigliari compatibili possono avvantaggiarsi delle cellule del nascituro. Il nostro studio dimostra che l’alto grado di proliferazione garantisce una moltiplicazione delle cellule fino a 250 volte».
«Queste cellule infatti – sottolinea il Prof. Fabio Ghezzi, Docente di Ginecologia   presso l’Università degli Studi dell’Insubria – possono essere ricavate dal campione residuo del liquido amniotico già prelevato per effettuare l’amniocentesi, senza modificare in alcun modo la procedura usuale utilizzata dai ginecologi».
Biocell Center offre un servizio di conservazione di cellule staminali estratte dal liquido amniotico, legale in Italia. Il servizio viene offerto a pagamento, ed è rivolto solo alle gestanti che hanno già deciso, per altre ragioni, di effettuare l’amniocentesi. 

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 09 Marzo 2009
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