Eluana, la Regione ricorre contro il Tar: “No ad altri casi simili”

Su proposta del presidente Formigoni la Giunta regionale ha impugnato presso il Consiglio di Stato la sentenza relativa alla drammatica vicenda della donna, in coma irrversibile per 17 anni e morta alcune settimane fa dopo la sospensione dell'alimentazione artificiale

Eluana Englaro è morta e la sua dolorosa vicenda personale è chiusa, ma i vertici della Regione Lombardia non demordono e rilanciano sul piano giudiziario, prendendo posizione per prevenire altri casi simili in futuro. Su proposta del presidente Roberto Formigoni, la Giunta regionale ha deciso di impugnare presso il Consiglio di Stato la sentenza del Tar Lombardia sul caso di Eluana Englaro (n. 214/09 emessa il 26 gennaio).
"Purtroppo la vicenda di Eluana – commenta Formigoni – si è conclusa nel modo tragico che sappiamo. Noi siamo certi di aver costantemente operato in modo corretto e abbiamo deciso di presentare ricorso perché riteniamo la sentenza del Tar infondata".
"In particolare – prosegue Formigoni – riteniamo che nessuna magistratura, penale, civile e tanto meno amministrativa, possa deliberare sulla vita e sulla morte di una persona, tanto più in assenza di una legge. Compito della magistratura è infatti applicare le leggi che ci sono, mentre il compito di farle è del Parlamento che esercita questo diritto in nome del popolo. Giudichiamo dunque illegittimo imporre al servizio sanitario l’esecuzione di un trattamento diametralmente opposto ai compiti di assistenza e cura che costituzionalmente gli appartengono".
"Con la nostra iniziativa – conclude Formigoni – vogliamo che una sentenza del Consiglio di Stato impedisca che in futuro si possano ripetere altri casi come quello di Eluana Englaro".

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 13 Marzo 2009
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