Federalismo: le novità del disegno di legge
Dalla bicamerale che seguirà l'attuazione delle norme al tavolo delle Regioni. Ecco i principali cambiamenti introdotti dal disegno di legge approvato dalla Camera dei deputati
Aliquota Irpef – La riserva di aliquota Irpef tra le fonti che le Regioni utilizzano per finanziare le spese essenziali è stata cancellata. Al suo posto entreranno compartecipazioni ai tributi erariali e al gettito Iva. Le Regioni disporranno di compartecipazioni erariali, tributi propri e quote di fondo di perequazione per finanziare le spese per lo svolgimento delle funzioni di loro competenza, che sono divise in funzioni fondamentali e non essenziali. Anche Comuni e Province disporranno di compartecipazioni e quote di fondo perequativo, oltre che di tributi propri, per le proprie funzioni.
Commissione – Una commissione tecnica paritetica si occuperà dell’attuazione del federalismo fiscale. I compiti dell’organo sono quelli di acquisire ed elaborare elementi conoscitivi per la predisposizione, da parte del Governo, degli schemi dei decreti legislativi di attuazione della delega in materia di federalismo fiscale. La commissione è composta da 30 componenti, dei quali 15 rappresentanti tecnici dello Stato e 15 rappresentanti tecnici degli enti territoriali. Partecipano inoltre alle riunioni un rappresentante tecnico della Camera e uno del Senato e un rappresentante tecnico delle Assemblee legislative regionali e delle Province autonome.
Tavolo Regioni– Il Patto di stabilità sostituirà il precedente Patto di convergenza. Sarà inoltre istituito un tavolo confronto nell’ambito della Conferenza Stato-Regioni tra Governo e singole Regioni a Statuto speciale.
Roma città metropolitana – Per il via libera della costituzione di Roma come città metropolitana occorrerà raggiungere unaccordo tra il Comune e la Provincia della Capitale. Roma capitale avrà speciale autonomia, statutaria, amministrativa e finanziaria, nei limiti stabiliti dalla Costituzione. Oltre a quelle attualmente spettanti al comune di Roma, sono attribuite alla capitale nuove funzioni amministrative: concorso alla valorizzazione dei beni storici, artistici, ambientali e fluviali, previo accordo con il ministero per i Beni e le attività culturali; sviluppo economico e sociale di Roma capitale con particolare riferimento al settore produttivo e turistico; sviluppo urbano e pianificazione territoriale; edilizia pubblica e privata; organizzazione e funzionamento dei servizi urbani, con particolare riferimento al trasporto pubblico e alla mobilità; protezione civile, in collaborazione con la presidenza del Consiglio dei ministri e la regione Lazio.
Reggio Calabria città metropolitana – Anche Reggio Calabria entra a far parte dei grandi centri che potranno diventare città metropolitane. Sale così a dieci il numero complessivo (Roma, Torino, Milano, Venezia, Genova, Bologna, Firenze, Bari e Napoli). Sono escluse le città delle Regioni a Statuto speciale.
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