Flai: “Uscire dalla crisi aprendosi al mercato”
Nota del sindacato autonomo che ha proclamato l'astensione dal lavoro il prossimo 18 marzo
Riceviamo e pubblichiamo
Con lo sciopero del 18 marzo 2009 intendiamo supportare le nostre tesi per lo sviluppo del sistema aeroportuale milanese.
Riteniamo assolutamente necessario la totale e definitiva liberalizzazione degli slot su Linate e Malpensa e contemporaneamente la rinegoziazione degli accordi bilaterali tra gli Stati per mettere in moto un meccanismo virtuoso che possa consentire a SEA di uscire in tempi brevi da questa situazione di crisi.
Siamo consapevoli che la probabile definizione del contratto tra SEA e CAI costituisce un aspetto importante in questa travagliata vicenda, ma siamo altrettanto consapevoli che ciò non costituisce certo la risoluzione dei problemi degli aeroporti milanesi.
Occorre riflettere sul fatto che CAI è una compagnia dimezzata rispetto alla vecchia Alitalia e alla vecchia Airone prima della fusione. Ciò significa metà aerei, metà network, metà movimenti e quindi metà del personale aeroportuale.
Inoltre la strada della CAI è tutta in salita. Considerando che il primo mese di attività ha comportato una perdita di circa 50 milioni di euro e gli analisti prevedono perdite per centinaia di milioni di euro per il primo anno, è naturale pensare che anche per SEA non è conveniente avere una compagnia di riferimento di questo tipo.
Oggetto di ulteriore riflessione è il debito che la vecchia AZ e la vecchia AP hanno nei confronti di SEA e che sembra ammontare a circa 80 milioni di euro che è l’equivalente di due anni di esercizio.
Si aggiunga che la CAI non vuol sentire parlare di concorrenza sugli scali milanesi e soprattutto sulla LIN-FCO ma chiede addirittura il ridimensionamento di Linate e la limitazione delle compagnie low cost su Malpensa.
In contrapposizione a questa situazione abbiamo l’estensione della rete Lufthansa Italia a sole quattro settimane dall’avvio della nuova compagnia; la richiesta di 30 slot su Linate da parte di Easyjet; la richiesta di Lufthansa Italia di 10 slot sulla LIN-FCO; la richiesta di AirItaly di poter tornare ad operare sullo scalo di Linate verso Napoli e Bari; il probabile, ed auspicabile, posizionamento su MXP di Lufthansa con voli a lungo raggio; l’interesse di una moltitudine di compagnie per l’aeroporto di Malpensa; l’interesse di varie compagnie per la tratta LIN-FCO.
Di fronte a questo scenario, che conferma l’appetibilità degli scali milanesi, affermiamo che l’apertura al mercato è una condizione irrinunciabile, comunque vada la vicenda del contratto tra SEA e CAI.
Siamo consapevoli che la congiuntura economica è sfavorevole ma i dati e le previsioni danno il trasporto aereo in crescita nonostante le fluttuazioni e le contrazioni del mercato in questo momento.
Insomma la richiesta di mobilità delle persone è in aumento e l’aereo è il mezzo più veloce ed economico per le distanze superiori ai 500 km.
L’alta velocità ferroviaria è ancora limitata al collegamento tra poche città, Torino-Milano e l’asse Milano-Napoli. Il resto dell’Italia è tagliata fuori e in alcune regioni, soprattutto al sud, si impiegano ancora 4/5 ore per coprire 200 km.
Per quanto riguarda la liberalizzazione degli slot, perché non rimanga uno slogan vuoto ad uso e consumo di chiunque per gli scopi del momento, proponiamo l’immediata istituzione di un Osservatorio sulla Conferenza IATA di giugno 2009, sede presso la quale si rilasciano e si assegnano gli slot.
Scopo di questo Osservatorio, formato da Azienda e Sindacati è il monitoraggio continuo da qui alla Conferenza, dove partecipa anche SEA, dell’avanzamento dei lavori per il rilascio degli slot non più utilizzati da CAI.
Restiamo convinti delle motivazioni del nostro sciopero del 18 marzo per sollecitare il Governo e Ministeri competenti affinché si arrivi ad una reale liberalizzazione e a nuovi accordi bilaterali; e per sollecitare la SEA verso una politica commerciale di espansione e di riacquisizione di altre compagnie per avviare un percorso di unificazione tra Handling e Gestore e per l’internalizzazione delle attività oggi parzialmente terziarizzate.
Si parla tanto di diritto alla mobilità dei cittadini e autorevoli opinionisti continuano ad attaccare il diritto allo sciopero, peraltro già fortemente limitato nel settore dei trasporti, con argomentazioni fantasiose.
Vogliamo ribadire che il nostro sciopero è proprio rivolto a favorire questa mobilità perché se si arrivasse ad avere una sana concorrenza sugli scali milanesi sarebbero senz’altro gli utenti ad usufruire di collegamenti, tariffe e servizi migliori.
Per confrontarsi con i lavoratori sugli argomenti sopra esposti sono indette assemblee generali rispettivamente a MXP lunedì 16 marzo 09 dalle ore 14.00 alle ore 16.30 e a Linate martedì 17 marzo 09 dalle ore 14.00 alle ore 16.30.
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