Giro di vita sui cosmetici: più sicuri e “trasparenti”
La Commissione europea ha approvato un nuovo regolamento sulle etichette dei prodotti di bellezza. 1370 sostanze sono state vietate
Cosmetici, ma solo se sicuri.
Crème, lozioni, profumi, trucchi, bagnoschiuma o gel, depilanti o coloranti per capelli, dentifrici, smalti, crème abbronzanti, saranno passati al vaglio in tutte le proprie componenti. Sono stati, infatti, dichiarati fuori legge tutti I prodotti che contengono arsenico, cloro, curaro, mercurio, nicotina, piombo, sostanze radioattive, stricnina, cloroformio, catrami di carbone, numerosi idrocarburi e gas, pece e diverse paraffine. In tutto 1370 sostanze il cui uso viene bandito da Bruxelles.
L’uso di altre sostanze, come l’ammoniaca, l’acqua ossigenata o il nitrato d’argento, è invece permesso con precise limitazioni in merito all’impiego, alla concentrazione e alle avvertenze. Il regolamento elenca inoltre i coloranti, i conservanti e i filtri UV ammessi. Per quanto riguarda utilizzo di sostanze cancerogene, mutagene o tossiche per la riproduzione, generalmente già vietate, il regolamento restringe le deroghe ammesse in casi eccezionali.
Nel regolamento, viene dedicato un capitolo anche all’utilizzo dei nanomateriali, quelle particelle più piccole (di misura da
La valutazione della sicurezza del prodotto dovrà essere preventiva alla messa sul mercato, e per dieci anni dovrà essere conservata una documentazione informativa sul prodotto.
Modifiche sono anche state introdotte per l’etichettatura che dovranno contenere indicazioni su: funzione del cosmetico, durata di conservazione minima, precauzioni particolari per l’impiego e una lista degli ingredienti in ordine decrescente di peso.
Il regolamento appena adottato aggiorna l’esistente direttiva sui cosmetici in vigore dal 1976, ed elimina le incoerenze dovute all’elevato numero di modifiche apportate nel tempo. Si applicherà in maniera graduale e completamente entro 42 mesi dopo la sua pubblicazione sulla Gazzetta ufficiale, eccetto alcune disposizioni che saranno operative sei mesi prima. I singoli Stati continueranno a vigilare sull’applicazione delle norme attraverso dei controlli sul mercato su scala adeguata dei prodotti e degli operatori economici, all’occorrenza mediante test fisici e di laboratorio su campioni. Per semplificare e migliorare la vigilanza sul mercato, occorrerà inoltre garantire la rintracciabilità di un prodotto in tutta la catena di fornitura.
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