“La politica ha tempi troppo lunghi, le imprese non possono aspettare”

Gli artigiani del settore meccanico chiedono risposte e soluzioni per combattere la crisi. In Cna alcuni imprenditori hanno convocato spontaneamente un incontro per discutere insieme. Calo della domanda e problemi con le banche sono il denominatore comune

Un incontro “fuori dagli schemi” quello che si è svolto stamattina, venerdì 28 marzo, nella sede della C.n.a., dove, su sollecitazione di un’impresa associata e insieme ad Api e Cna Varese, ha avuto luogo un’assemblea per discutere di problemi, esigenze e soluzioni alla situazione in cui versa la categoria. Una ventina le imprese, tutte legate al settore della meccanica, che hanno raccolto l’invito e sono intervenute all’incontro.
Durante la mattinata i loro delegati hanno illustrato a ruota libera le condizioni del calo del lavoro e i provvedimenti attuati per farvi fronte. La crisi economica è stato quindi il minimo comun denominatore di ogni intervento. Il quadro come prevedibile è sconfortante: la percentuale della diminuzione di commesse si attesta tra il 40 e il 70% rispetto agli anni passati e le richieste di ammortizzatori sociali sono schizzate a livelli altissimi, inoltre i provvedimenti attuati contro la crisi sono assolutamente insufficienti, soprattutto dal versante del credito. Queste le analisi emerse dalle testimonianze dei partecipanti.

La discussione si è quindi rivolta alle proposte concrete da avanzare per sbloccare la situazione. «Le imprese non possono aspettare i tempi della politica perché vengano prese delle decisioni – dice Vito Tioli della Cna varesina – se non si fa qualcosa subito corriamo il rischio che quando passerà la crisi e tornerà il lavoro non ci saranno più le imprese». 
Sono 4 i punti di sintesi raggiunti su questo versante: la richiesta di un accordo con le banche per una moratoria di un anno sul pagamento delle rate di mutui e leasing per le imprese che hanno fatto investimenti e ora si trovano senza lavoro; la richiesta di sbloccare le risorse del fondo di garanzia lombardo “Confiducia” ora ferme per questioni burocratiche; equiparazione di cassa integrazione e accordi di solidarietà per quanto riguarda la richiesta di sostegni economici; infine, forti provvedimenti di sostegno sul lato della domanda dei consumatori.

«È stato un incontro fuori dall’ordinario – dichiara Gianni Mazzoleni direttore della Cna varesina – ma trovarsi insieme e definire un programma di intervento comune che parli ad una sola voce è una l’unica cosa che potrà darci la forza di incidere sull’andamento del lavoro attuale».

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 28 Marzo 2009
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