La social card non basta, in piazza dalla parte dei pensionati

Anche una delegazione varesina dello Spi Cgil ha partecipato al corteo a Roma. La manifestazione è stata organizzata dal sindacato contro la crisi

In piazza, contro la crisi, scendono anche i pensionati. Si è svolta ieri, giovedì 5 marzo a Roma, la manifestazione indetta dallo Spi Cgil per richedere interventi mirati da parte del Governo e una risposta ai bisogni della fascia più anziana della popolazione. Al corteo ha partecipato anche una delegazione varesina composta da una cinquantina di manifestanti che hanno raggiunto la capitale in treno insieme al gruppo di Spi Cgil Lombardia.
 
La Social Card non basta – La crisi non risparmia nessuno e i provvedimenti del governo, spiegano i sindacati, non sono sufficenti per sostenere le persone più in difficoltà. Anche la Social Card, la carta acquisti concessa al Governo ai pensionati più poveri, non ha ottenuto i risultati promessi: «In provincia di Varese – spiegano Florindo Riatti e Umberto Colombo della segreteria provinciale dello Spi Cgil – solo 1676 persone sono riusciti a beneficiare di questo strumento. Questo intervento non basta, il disagio interessa molte più persone».

Pensioni e inflazione – «Come Spi Cgil – spiegano i rappresentanti – ci siamo impegnati per aiutare i pensionati a far valere le loro richieste. Non c’è per il momento un meccanismo certo per il recupero del potere di acquisto e il costo della vita è aumentato. Vediamo quindi alcune persone, andate in pensione dieci anni fa, che a differenza di un tempo oggi si trovano in difficoltà. Non esiste un meccanismo di adeguamento ai rincari veramente efficace. Il Governo Prodi aveva introdotto la quattordicesima per le pensioni fino a 700 euro, abbiamo chiesto al governo attuale di ripetere quel provvedimento ma non abbiamo ottenuto alcuna risposta».
 

Un sostegno per le famiglie – «Chiediamo da tempo – concludono i sindacalisti – una legge che venga incontro alle famiglie con anziani non autosufficienti. In provincia di Varese molte persone devono fare i conti con questo problema. Chiediamo dunque una legge adeguata e delle risorse per aiutare le famiglie che devono sostenere le spese per l’assistenza o pagare le rette delle case di cura. Qualche passo avanti, grazie alla negoziazione con i Comuni e con i Piani di Zona, è stato fatto ma non è ancora sufficiente».
 

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 06 Marzo 2009
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