Lavoratori del Comune in assemblea

Il 26 marzo assemblea dei dipendenti comunali contro il trasferimento coatto di personale. Sarà distribuito un voalntino a tutti i lavoratori

Riceviamo e pubblichiamo
 
Giovedì 26 marzo 2009 si terrà un assemblea generale dei lavoratori e delle lavoratrici del Comune di Gallarate indetta dalle RSU, per discutere, sia delle esternalizzazioni di alcuni uffici e servizi propagandate a mezza stampa dall’amministrazione, sia del premio incentivante 2008 e dell’applicazione del contratto decentrato sottoscritto l’anno scorso e lasciato volutamente nel
dimenticatoio, nonostante le numerose richieste da parte delle RSU di incrementare il fondo con gli aumenti previsti dal CCNL e dall’istituzione di nuovi servizi (come previsto nell’accordo sottoscritto tra le parti).
 
Questa assemblea, rappresenta per noi una prima risposta a chi oltre a smantellare la “cosa” pubblica trasferendo risorse, servizi e personale ai privati, non si pone alcun problema a trattare i propri dipendenti come soprammobili.
 
Dipendenti trasferibili senza alcuna garanzia e senza diritti, racconta un opinabilissimo parere legale particolarmente di parte, affiancato da inquietanti annunci da parte di diversi esponenti dell’amministrazione che presentano queste operazioni come necessarie ed indispensabili nascondendosi dietro ad incomprensibili esigenze della città.
 
Sono gli stessi che in nome del contenimento della spesa pubblica, assottigliano sempre di più il personale (impedendo qualunque sostituzione) ed i già miseri stipendi (da 900 a 1300 €), ma forse non tutti sanno che: un servizio esternalizzato in genere costa molto di più; il servizio offerto raramente è migliore, ma in compenso lievitano i costi per l’utenza; i lavoratori sono generalmente sottopagati e sottoposti al ricatto del licenziamento sempre possibile (sopratutto quando si tratta di “precari” a vita), mentre i vari manager, presidenti, amministratori delegati, dirigenti,
generalmente ricevono compensi tutt’altro che contenuti. Non sono alcuni sindacati a fare discorsi ideologici, sono altri, semmai, che dovrebbero spiegare cosa centrano queste operazioni con la tutela e gli interessi pubblici.
 
In ogni caso, al di là del disaccordo sulle scelte di esternalizzare funzioni e servizi, ciò che intendiamo tutelare in ogni sede sono i diritti dei lavoratori e delle lavoratrici interessati a questi processi, che rischiano di venir macinati.
 
Questa assemblea rappresenta quindi una prima risposta. In quella sede, decideremo, insieme ai lavoratori ed alle lavoratrici del Comune di Gallarate quali mobilitazioni intraprendere se l’amministrazione dovesse decidere di passare dalle “minacciose” intenzioni (propagandate a mezzo stampa) ai fatti , senza stipulare prima un accordo che tuteli, sia il diritto dei dipendenti di
scegliere se accettare o meno il trasferimento, sia il mantenimento dei benefici economici e del posto di lavoro.
 
Se qualcuno pensa di poter trasferire e licenziare i propri dipendenti in un clima di mutismo e rassegnazione evidentemente ha fatto male i propri conti.
 
Delegati Rsu del Comune di Gallarate AlCobas, Cgil, Csa

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 18 Marzo 2009
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