Non solo badanti e operaie: in Lombardia un’imprenditrice su dieci è straniera
Le donne extracomunitarie danno lavoro a 7500 persone nella regione
Albergatrici e commercianti, mediatrici finanziarie e imprenditrici agricole: le donne straniere non sostengono solo le famiglie e gli anziani italiani, ma anche l’economia, facendo impresa. In Lombardia le imprese individuali con titolari donne extracomunitarie sono 7357 e danno lavoro a 7500 persone, di cui circa 1500 sono italiani. E in Italia le imprenditrici extracomunitarie generano circa 48mila posti di lavoro. In Lombardia in un anno le imprese individuali rosa con titolare straniera sono aumentate del 10,5%, più di quelle maschili (9,2%). Le imprese guidate da extracomunitarie rappresentano il 79,2% sul totale delle imprese individuali “rosa” straniere e il 7,9% sul totale di quelle femminili. Complessivamente in Lombardia il 10% delle imprese individuali femminili ha una titolare straniera. Tra le province Milano ha la percentuale più alta di imprenditrici straniere (15,8%), seguita da Brescia (9,7%) e da Monza e Brianza (8,3). Emerge da una elaborazione dell’Ufficio Studi della Camera di commercio di Monza e Brianza. E di imprenditrici straniere in Brianza e in Lombardia e delle loro storie si parla in occasione di “Mujeres, il ruolo della donna nel processo migratorio”, che si tiene oggi presso la Camera di commercio di Monza e Brianza.
«Negli ultimi decenni – spiega Ambra Redaelli, consigliere della Camera di commercio di Monza e Brianza – abbiamo assistito a un cambiamento del ruolo della donna nella società. Con il tempo è entrata a pieno titolo nel mondo del lavoro, ed oggi sono in crescita, specialmente qui in Brianza, anche le donne che scelgono di diventare imprenditrici. Le imprenditrici immigrate contribuiscono alla crescita economica, favorendo al contempo l’integrazione sociale e culturale». Ma quali sono i settori di maggior impegno delle imprenditrici straniere? In testa c’è il commercio all’ingrosso e al dettaglio, che comprende oltre un terzo delle imprese guidate da donne extracomunitarie. Significativo anche il peso delle attività manifatturiere (17,5%) e delle attività immobiliari, di noleggio e informatiche (13,8%). E quasi una donna imprenditrice su dieci è titolare di alberghi o ristoranti.
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