Obiettivo: ridare voce al popolo della sinistra

Quale sinistra per il presente e il futuro? Questa la domanda politica che ci si poneva venerdì sera all’incontro indetto dalla Costituente per la Sinistra a villa Tovaglieri di Busto Arsizio. I tempi sono duri, i numeri della crisi impietosi, quanto a quelli delle urne, oggi è meglio stendere un velo pietoso. Eppure se c’è un momento per rialzare la testa è proprio questo in cui si tocca il fondo. Serve una sinistra corale che offra un’alternativa politica, argomentava il sindacalista Franco Stasi. Questo era il senso anche degli interventi dei consiglieri regionali Marco Cipriano e Mario Agostinelli, inframmezzati alle testimonianze di militanti e sindacalisti che denunciavano lo sbando, le divisioni e la confusione di idee della sinistra attuale, ma partivano anche dal momento difficile come possibile avvio di un riscatto.

Agostinelli analizza il momento politico: «È in corso un processo che delimita il campo a sinistra del PD. L’obiettivo deve essere l’unità di tutta la sinistra, per rispondere insieme all’attacco alla democrazia e ai diritti da parte delle destre e individuare una risposta alla crisi che non sia una mera ripetizione dei meccanismi che l’hanno innescata e delle ricette che l’hanno causata. Non si può certo dare la medicina a chi ha provocato la malattia». Per il consigliere regionale «serve un completo cambiamento di rotta culturale ed economico. Un mondo così non regge, a questi livelli di consumi. Anche diminuendoli, va mantenuto il diritto fondamentale all’occupazione, e preservata la dignità del lavoro. Inoltre è ora di redistribuire verso i ceti popolari le enormi ricchezze accumulate nei decenni precedenti dalla speculazione finanziaria». Invertire l’inesorabile pendolo della Storia, insomma: non sarà facile.

Per Cipriano «occorre coraggio politico», vanno denunciate le contraddizioni delle destre che cavalcano sapientemente i sentimenti popolari e i conflitti, promettendo miracoli e «concedendo social card mentre aumentano i canoni d’affitto delle case popolari e le tariffe di mezzi pubblici su cui spesso si viaggia come su carri bestiame». Serve poi «un progetto di governo», «una sinistra che non viva il governo come una maledizione, ma come opportunità di cambiare le cose». Cosa che non è stata fatta nel 2006-2008, da cui la disfatta. «Errore del PD pensare a un partito unico, fallimentare l’esperienza della Sinistra arcobaleno», il problema è per Cipriano di ricompore un nuovo centrosinistra, di ragionare nuovamente sulle alleanze. Fa piacere al consigliere sentire Franceschini "dire cose di sinistra" («è un ex democristiano? Non importa»), ma il vero obiettivo per cui nasce Sinistra e Libertà , l’alleanza che andrà alle elezioni europee, è «rimotivare gli elettori di sinistra, delusi dalla mancanza di proposte». E dare risposte a una generazione che «per la prima volta da secoli si troverà a vivere peggio dei propri genitori, con meno diritti, senza pensione a causa di una vita di precariato: una cosa che grida vendetta».