Pd: “Si può trovare mezzo milione di Euro per le famiglie in difficoltà”
I democratici propongono di usare una parte degli oneri per finanziare un aumento della spesa sociale e un fondo per licenziati e cassintegrati.
Contro la crisi e a sostegno delle famiglie in difficoltà per licenziamenti e cassaintegrazione, il Pd propone un intervento immediato: un fondo da 315mila Euro per chi ha perso il lavoro o ha visto ridursi drasticamente il proprio reddito e altri 220mila per ulteriori interventi sulla spesa sociale.
La proposta è in un emendamento al bilancio presentato dai consiglieri del Pd: «Chiediamo coerenza con la mozione che è stata votata all’unanimità dal consiglio comunale nel febbraio scorso, che chiedeva un sostegno immediato» spiega il portavoce del Pd Giovanni Pignataro (nella foto con Marco Casillo). Secondo i democratici gli effetti della crisi sono già oggi significativi e un intervento immediato è necessario, in particolare per aiutare le famiglie in difficoltà. Tanti nuclei infatti sono alle prese con entrate molto inferiori a quelle di pochi mesi fa: scomparso l’extra garantito dagli straordinari, alcuni hanno perso il posto, mentre moltissimi lavoratori nell’industria sono in cassa integrazione per molti giorni la settimana.
Di qui la proposta: un fondo per chi viveva dignitosamente fino a poco tempo fa, non chiedeva aiuti al Comune, ma oggi fa davvero fatica a tirare avanti, soffocato magari dalle rate del mutuo. Il fondo avrebbe un valore di 315mila Euro, mentre altri 220mila andrebbero a irrobustire altre voci di spesa sociale, come quelle destinate all’aiuto agli alunni indigenti, alle famiglie numerose, con anziani non autosufficienti o in difficoltà con l’affitto. La più parte degli interventi straordinari sarebbe dunque orientata a chi, in passato, non ha fatto ricorso all’aiuto dell’ente ed eviterebbe in qualche modo di creare assistenzialismo in un momento in cui i problemi toccano sempre più persone. Per individuare i possibili destinatari dell’aiuto del fondo i democratici chiedono di esaminare
«Abbiamo voluto evitare di stravolgere il bilancio, quindi abbiamo toccato solo alcune voci, senza sconvolgere l’impostazione e i progetti della maggioranza» spiega Angelo Senaldi. Una mano tesa alla maggioranza, per offrire risposte immediate senza dividersi sull’aspetto politico. Ma da dove verrebbero i soldi necessari agli interventi sociali proposti? Il Pd propone di accendere un mutuo («I tassi sono molto bassi in questo momento») per finanziare due capitoli di spesa negli investimenti, relativi all’illuminazione pubblica e all’acquisizione di nuove aree per servizi pubblici. Le somme attualmente impegnate su questi due voci – ricavate da oneri di urbanizzazione – sarebbero impiegate per il fondo e per gli altri interventi. «In questo modo il Comune si indebiterebbe per soli 535 mila Euro, a fronte di una capacità teorica di 74 milioni. E la maggior parte degli oneri rimarrebbero a disposizione per gli investimenti: non creeremmo problemi alla progettualità della maggioranza» spiega Marco Casillo. La volontà è quella di raccogliere la disponibilità del centrodestra: «Il nostro non è un attacco o una sfida alla maggioranza, ma una mano tesa ai cittadini gallaratesi in difficoltà» conclude Pignataro. «E’ necessario non un segnale, ma un aiuto concreto e immediato».
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