Quando il Tamigi mette i brividi ai nostri canottieri
Gli equipaggi di Varese, Gavirate e Corgeno hanno partecipato alla Head of the River Race, la lunga e partecipata regata che si disputa sulle acque di Londra. E alcuni dei protagonisti ci hanno inviato le loro emozioni
Il vento di Londra, i mulinelli delle acque del Tamigi, il freddo. E centinaia di avversari pronti a sorpassarli. Eppure la spedizione nella capitale inglese si è rivelata un’esperienza unica per gli "otto" delle società di punta del nostro remo, la Canottieri Varese, la Gavirate e la Corgeno che nel weekend scorso hanno partecipato alla Head of the River Race concludendola con grande onore.
La "Horr" si è articolata su una serie di regate suddivise per categoria e disputate per diversi giorni; la spedizione nostrana in terra (anzi in acqua) britannica si è invece articolata con un’equipaggio femminile, uno junior (ambedue di Varese), due senior (Gavirate e Corgeno) e uno master (mista Varese-Gavirate). Le regate, seconde per fama solo alla tradizionale sfida tra le università di Oxford e Cambridge, radunano ogni primavera centinaia di equipaggi da tutto il mondo e quest’anno hanno visto al via anche gli armi gialloazzurro e rossoblu, pronti a testimoniare la storia del canottaggio varesotto sulle 4,25 miglia del percorso. Quasi sette chilometri quindi, ovvero una distanza ben diversa dalle classiche regate olimpiche che si disputano sui duemila metri.
Una trasferta che non può che lasciare il segno per quanti vi hanno partecipato come ci hanno scritto alcuni nostri lettori, ovvero i ragazzi dell’otto di Gavirate e Alberto, sostenitore degli juniores di Varese.
«Non vediamo l’ora di poter gareggiare anche l’anno prossimo e guadagnare posizioni in classifica» spiega il timoniere gaviratese Andrea Lenzi incaricato di fare da portavoce al gruppo, formato da soli "pesi leggeri" che si sono misurati con equipaggi quasi esclusivamente "senior". «È stata un’esperienza fantastica perché in Inghilterra il canottaggio è vissuto molto più intensamente che in Italia; c’è una maggiore attenzione da parte dei media e degli sponsor e non ho mai visto un pubblico così numeroso per una gara e così tanti striscioni su tutti i ponti ad incitare i propri beniamini. Un’atmosfera indimenticabile che speriamo di poter rivivere l’anno prossimo per fare anche un risultato migliore, ora che conosciamo meglio le insidie della gara».
Positiva anche l’esperienza dei giovani di Varese, partiti con il numero 40 e tranistati davanti al quartiere di Hammersmith dopo aver superato tre rivali. Alla fine per i gialloazzurri il diciassettesimo posto assoluto su 236 partenti e il primo tra gli stranieri. «I ragazzi sono andati là un po’ per misurarsi, un po’ in viaggio premio dopo un inverno di allenamenti duri e noiosi – ci scrive Alberto – Non sono andati illudendosi di vincere ma per amore dello sport, infatti il loro aereo partiva prima delle premiazioni. E così, con l’aereo che parte e la scuola che incombe, niente consegna della medaglia. Speriamo almeno che le poste facciano giudizio e che il tanto sudato riconoscimento arrivi a ricordo di una bella impresa che proprio gli inglesi giudicano molto importante».
Head of the River Race – Risultati
– Senior: 55a) Canottieri Gavirate; 289a) Canottieri Corgeno – Equipaggi partenti: 409.
– Junior: 17a) Canottieri Varese – Equipaggi partenti: 236.
– Master: 13a) Mista Varese/Gavirate – Equipaggi partenti: 176.
– Femminile: 62a) Canottieri Varese.
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