«Tagli a cultura ed eventi per un fondo anticrisi»
Presentate in comune una serie di proposte di tagli da parte della minoranza. Il sindaco Candiani: “No all’assistenzialismo, servono posti di lavoro”
Tagli per 160 mila euro proposti dalla minoranza per combattere la crisi economica. Ma il sindaco ribatte che non si deve creare assistenzialismo, ma proposte di lavoro. Tutto è nato dopo il consiglio comunale di giovedì scorso, quando una mozione della minoranza è stata approvata all’unanimità dall’assise municipale. Documento che prevede l’istituzione di una commissione anticrisi, composta dai capigruppo consigliari, e che avrà l’obiettivo di studiare interventi mirati a favori dei cittadini colpiti dalla crisi economica.
Ed ecco che nei giorni scorsi i consiglieri del Gruppo Ulivo, Piergiorgio Campanini, Luigi Luce e Giuseppe Scrivo, hanno presentato in comune una serie di proposte, tra cui: la rinuncia dei consiglieri comunali al gettone di presenza alle sedute, la rinuncia di parte dell’indennità da parte di sindaco e assessori, ridurre della metà il contributo alle manifestazioni culturali, la riduzione di due terzi del contributo alle associazioni, annullare le pubblicazioni di storia locale, dimezzare il contributo al museo moto Frera, ridurre il bonus bebè soltanto alle famiglie con un certo reddito e non a tutti.
Il tutto, secondo la minoranza, dovrebbe portare alla creazione di un fondo anti-crisi, il cui obiettivo sarebbe da definire da parte della commissione.
Il tutto, secondo la minoranza, dovrebbe portare alla creazione di un fondo anti-crisi, il cui obiettivo sarebbe da definire da parte della commissione.
«Mi chiedo perché le stesse cose non vengano attuate o proposte nei paesi della zona dove è al governo il centrosinistra, come Castiglione Olona, Venegono Superiore, Fagnano o Vedano Olona – risponde il sindaco Stefano Candiani -. Le proposte saranno sicuramente discusse in commissione, ma quello su cui si dovrebbe puntare non è la creazione di fondi che vadano nella direzione di un assistenzialismo che crei dipendenza. Ma verso la creazione di un sistema che generi, anche solo temporaneamente, posti di lavoro. Tagliare la cultura, gli aventi, lo abbiamo già fatto rispetto agli anni scorsi, e tagliare ulteriormente non farebbe altro che generare altra disoccupazione. Anche la riduzione di indennità ad assessori e consiglieri non deve essere imposta, ma deve essere una decisione personale, a seconda delle necessità. Comunque ci tengo a precisare che va cambiata ottica, non si deve andare verso l’assistenzialismo, ma studiare nuove proposte».
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