Testimoni del presente

Alla presentazione di Museoweb, molti dei protagonisti delle storie raccontate on line. Eccone alcune

All’incontro che ha presentato il museoweb c’erano molti dei protagonisti delle storie raccontate on line. Eccone alcune.

Fratelli Alberti

«Noi siamo nel settore macchine per calzaturifici, ma abbiamo anche fatto parti di moto per la Ganna, per altre moto da corsa: mio zio ha vinto due Milano-Taranto negli anni 50» spiega Luigi Alberti, uno dei 5 figli di Adelio, sempre pronto a raccontare la storia della sua azienda malgrado compia 86 anni in aprile «Non solo: lavora ancora tutto il giorno. E’ lui l’amministratore». La storia degli Alberti è una storia di emigrazione dal Veneto: il papà di Adelio, nel 1917 a Tradate a fare il militare, conosce in quel freangente la fabbrica di motociclette Frera: che non dimentica, quando nel 145 il lavoro in Veneto scarseggia. Così torna qui con la famiglia, mette in piedi un negozio di riparazioni di biciclette, poi un’officina anche per moto e infine una azienda di macchinari.
«Recentemente abbiamo anche fatto una joint venture in Cina, quando abbiamo avuto problemi di mercato. Noi produciamo in italia per tutto il mondo e in Cina per il mercato cinese». Spiega Luigi Ora però «E’ un momento difficile, per tutti. C’è tanto lavoro, ma benefici pochi”» E a dirlo – e c’è da crederci – è il padre Adelio.

Felli
Innanzitutto, all’incontro si sono presentate nuora e suocera. E questo è già segno di una storia speciale. Poi, loro producono arredi sacri, di cui sono tra i leader mondiali: e questa caratteristica le rende ancora più speciali.
«L’azienda esisteva già nel 1880, ma è nel 1914 che è stata acquistata, dal nonno di mia suocera. Suo figlio, nonché mio marito, è morto nel 2006. l’Intervista conservata nel museoweb è a lui, prima della sua morte. Io solo ho voluto continuare l’azienda con il suo nome: il nome Felli è conosciuto in tutto il mondo, è da portare avanti e difendere, perchè è per il nostro settore come Cartier».» A parlare, con piglio d’imprenditore per nulla improvvisato, è la moglie del figlio della signora Felli. La suocera invece,era tra le più eleganti del gruppo, con la sua bellissima acconciatura bianca.
la Felli è una delle aziende più importanti al mondo, nel settore. Come va?
«Si galleggia, malgrado la situazione. Noi vendiamo in Italia ovviamente, ma esportiamo in tutto il mondo, dall’Australia alle Filippine, dalla Corea all’Africa. Non è florida, ma forse stiamo meglio di tanti altri»

Calzaturificio Martegani
I Martegani, la loro pagina del museo web, l’hanno fatta «Trovando un po’ di documenti in giro. Non c’era abitudine di fare un archivio: ma una scatola, un armadio, un po’ di vecchie cose hanno tirato fuori la storia»
La ditta era tra le più famose della provincia, e dava lustro al territorio in tutta Italia: il Calzaturificio di Tradate. «A suo tempo la nostra azienda era molto importante: 30 negozi in tutta Italia, 500 dipendenti. Prima contava tra le forniture anche quelle militari, dopo le guerre questo è venuto a mancare. Quando sono entrato in azienda io – spiega Romano Martegani – mi sono buttato sull’esportazione, anche perchè ho avuto un padre moderno, che mi ha spedito in usa per un anno nelle aziende americane. Erano gli anni 50: poi mi sono dedicato alle esportazioni, le scarpe interessavano molto fuori Italia».
A un certo punto i fatti della vita hanno cambiato i destini: «Ho avuto problemi di salute, le due figlie che lavorvano nell’azienda sono diventate mamme. Insomma, abbiamo dovto cederue l’azienda. Ora siamo ancora soci, ma la sede è Giussano, e la reggono due giovani bravi. Per me è stato un dispiacere. Perchè io avevo due sogni: lavorare fino a 99 anni e morire a 100. Al primo non ci sono arrivato, speriamo nel secondo»

Redazione VareseNews
redazione@varesenews.it

Noi della redazione di VareseNews crediamo che una buona informazione contribuisca a migliorare la vita di tutti. Ogni giorno lavoriamo cercando di stimolare curiosità e spirito critico.

Pubblicato il 04 Marzo 2009
Leggi i commenti

Commenti

L'email è richiesta ma non verrà mostrata ai visitatori. Il contenuto di questo commento esprime il pensiero dell'autore e non rappresenta la linea editoriale di VareseNews.it, che rimane autonoma e indipendente. I messaggi inclusi nei commenti non sono testi giornalistici, ma post inviati dai singoli lettori che possono essere automaticamente pubblicati senza filtro preventivo. I commenti che includano uno o più link a siti esterni verranno rimossi in automatico dal sistema.

Segnala Errore

Vuoi leggere VareseNews senza pubblicità?
Diventa un nostro sostenitore!



Sostienici!


Oppure disabilita l'Adblock per continuare a leggere le nostre notizie.