“Un fondo di solidarietà non serve”
Il sindaco Alessandro Vedani risponde alle critiche avanzate dal circolo del Pd locale che aveva richiesto di destinare fondi per il sostegno alle famiglie
«Non esistono, attualmente, situazioni di povertà tali da giustificare la creazione di un fondo ad hoc per il sostegno alle famiglie in difficoltà». Così risponde il sindaco Alessandro Vedani alle critiche del circolo del Pd. I democratici buguggiatesi avevano avanzato nei giorni scorsi alcune critiche sulla destinazione di determinati capitoli di bilancio: «In consiglio comunale – ha scritto sul suo blog il consigliere di minoranza Beppe Colombo – abbiamo chiesto con insistenza di destinare le spese per alcune opere pubbliche non urgenti (24.000 euro per sistemazione fontana, 40.000 razionalizzazione deposito Valciasca, 14.000 fermata autobus via xxv Aprile, 16.000 per la sistemazione delle piste ciclabili) alla creazione di un fondo di solidarietà sociale da impegnare in iniziative a sostegno delle famiglie e dei soggetti in difficoltà e ci è stato risposto che a Buguggiate si vive sostanzialmente in un "limbo di benessere economico" e che le richieste vengono respinte».
Il sindaco Vedani, però, non ci sta a passare per quello che blocca gli aiuti alle famiglie in difficoltà: «Il comune fa già molto per il sostentamento dei cittadini in difficoltà economiche – dice il primo cittadino – e comunque la situazione attuale è molto favorevole, gli aiuti vanno aumentati ma non è necessario creare fondi ad hoc. Inoltre le spese che abbiamo messo a bilancio non sono del tutto ininfluenti sotto questo capitolo, anche gli interventi sull’arredo urbano che l’opposizione bolla come non urgenti hanno ricadute positive in termini economici e sociali sulla comunità».
A margine del dibattito c’è anche una polemica sulla proposta della maggioranza di assegnare un bonus di 200 euro alle famiglie che decidono di farsi carico dell’”adozione” di un cane randagio.
«La proposta è tutt’altro che futile – continua il sindaco – la spesa per l’affidamento di un cane randagio al canile è molto superiore dei 200 euro che costerebbe questa iniziativa. La strumentalizzazione che si sta facendo ci spinge ha portare la proposta fino in fondo al prossimo consiglio comunale».
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