Varese con il freno a mano, solo un punto con il Pizzighettone

Si complica tutto per il Varese di Sannino. I biancorossi pareggiano in casa 1-1 e il punto messo in carniere suona come una mezza sconfitta: contro un Pizzighettone in dieci dal 33’ del primo tempo si fanno rimontare e soprattutto non riescono mai a scuotersi, sbattendo senza fantasia contro il muro difensivo ospite. Un pareggio dunque amaro che riporta Lepore e compagni sulla terra (due punti in tre partite) e soprattutto fa arrivare qualche nube inattesa sul cammino del Varese anche se Sannino è il primo a non fare drammi dopo quanto di bello è stato costruito fino a ora. La squadra oggi è parsa senza mordente, è sembrata accontentarsi del golletto messo a segno su rigore e si è risvegliata solo nel recupero: onestamente però una vittoria sarebbe stata rubacchiata, se fosse arrivata. In attesa del posticipo tra Alessandria e Sambonifacese i biancorossi sono comunque in testa perché anche l’Olbia ha pareggiato, unica consolazione di un pomeriggio grigio.

Alla sufficienza piena arrivano in pochi: su tutti Milanese che ha corso come un ragazzino, ha faticato per tutti e dato l’esempio, come si chiede a un veterano del suo calibro. Ma questa volta il suo richiamo non è stato raccolto dai compagni: e su questo Sannino e Sogliano dovranno intervenire presto.

 

CALCIO D’INIZIO – Tutto come previsto la Franco Ossola dove un bel sole fa da cornice al match “della mimosa” tra Varese e Pizzighettone. Sannino sceglie Silva per sostituire Pisano e conferma a centrocampo la coppia Gambadori-Casisa. La squadra di Storgato si schiera molto coperta, con cinque difensori guidati dall’ex juventino Porrini anche se i due esterni Fumaroli e Malacarne si sganciano in avanti spesso.

 

IL PRIMO TEMPO – La partita rimane a lungo sonnacchiosa. Il Varese ha in mano il gioco ma a parte qualche tentativo di Grossi non si registrano grosse occasioni. La prima parata è per Razzetti che al 18’ è costretto ad allungarsi sulla destra per sventare un pericolosi rimpallo nato da un tentativo di David Silva.

Il nulla prosegue sino al 32’ quando una perfetta imbeccata in verticale di Grossi mette Gambadori davanti al portiere; il centrocampista aggira Razzetti e viene messo a terra in area. L’arbitro non ha dubbi (a differenza di molti in tribuna): rigore ed espulsione per il numero uno cremonese, tra le proteste vibrate dei biancoblu. In porta va Quaini che intuisce ma non può far nulla sul tiro teso di Franco Lepore, che torna così al gol per l’1-0. Prima del fischio finale la noia torna a farla da padrona, con il Varese che controlla senza troppa convinzione.

 

LA RIPRESA – I biancorossi provano subito a mettere al sicuro il risultato con una punizione di Lepore per la testa di Del Sante la cui inzuccata sfiora il palo. Ma è uno sprazzo isolato, così al 10’ e al primo tiro in porta il Pizzighettone pareggia. Bella azione di Piccolo sulla sinistra, palla al centro per Bettega e il figlio del grande "Bobby Gol" non ha alcun problema a insaccare vista la libertà concessagli dalla difesa.Masnago rimane senza parole, anche se un minuto dopo si alza in piedi per un gran tiro di Crocetti che però dà solo l’illusione del gol gonfiando la rete dall’esterno.

Sannino allora cambia: dentro Danucci, Andreini e Mautone anche se Del Sante si prende un’inutile ammonizione per proteste che farà scattare la squalifica.

Il Varese preme ma senza il sangue agli occhi: basti dire che l’ispiratore della manovra biancorossa è quasi sempre Milanese, un terzino e per di più il più anziano della squadra. Lepore viene regolarmente fermato da Scietti, Grossi si vede poco e gli attaccanti non attaccano.

Al 35’ arriva una bella occasione: angolo di Lepore, stacco di testa di Camisa e Malacarne sventa a un metro dalla linea di porta. Al 41’ un fuorigioco ferma Lepore che fa secco il portiere a gioco fermo, decisione che pare corretta da parte dell’arbitro. Meno giusto pare un fischio analogo poco dopo, a fermare Andreini.

Tutto quello che non è accaduto in un tempo succede negli ultimi 2’ dei sei di recupero (erano quattro e si sono allungati): il Varese conquista un angolo, Graziano si fa espellere, Storgato fa una sostituzione e quando finalmente si torna a giocare il giovane portiere Quaini compie due parate in pochi attimi che chiudono il match.