Visite andrologiche gratuite per una settimana
In programma da 23 al 28 marzo all'Ospedale di Busto Arsizio. Non è necessaria l’impegnativa del medico di famiglia
Una consulenza specialistica per le problematiche legate alla sfera sessuale maschile. All’ospedale di Busto Arsizio è possibile prenotare visite gratuite in occasione della “Settimana di Prevenzione Andrologica”, indetta dalla Società Italiana di Andrologia (Sia), che si terrà dal 23 al 28 marzo, telefonando allo 0331-699561/-2 dalle 15 alle 16 dal lunedì al venerdì (non serve l’impegnativa del medico di famiglia). La campagna è patrocinata a livello nazionale dal Ministero della Salute, lavoro e Politiche Ambientali e dal Ministero delle Politiche Agricole, Alimentari e Forestali, mentre a livello regionale dall’assessorato all’Agricoltura.
Quest’anno, infatti, la settimana di prevenzione ha una duplice valenza. Se da un lato, infatti, si mira a mettere in contatto il paziente con disturbi anche lievi con lo specialista, dall’altro l’intento è anche quello di puntare l’attenzione sull’alimentazione e su corretti stili di vita. Obesità, fumo, eccessi alimentari, assenza di attività fisica oltre a favorire le patologie cardiovascolari (ad esempio, la pressione alta) e metaboliche (il diabete mellito) sono nemici della funzionalità sessuale e della fertilità. E i numeri parlano chiaro. Secondo i dati diffusi dalla Sia sono tre milioni gli italiani che soffrono di disfunzione erettile.
All’iniziativa, giunta alla nona edizione, ha aderito per il secondo anno consecutivo, insieme a un centinaio di centri in Italia, l’Ambulatorio di Andrologia del presidio bustocco, afferente all’Unità Operativa di Urologia diretta dal dott. Carlo Buizza. L’Ambulatorio, sito al quinto piano del Padiglione Polichirurgico, è da anni attivo nella prevenzione e cura delle patologie dell’apparato genitale maschile e segue in questo ambito 200 pazienti l’anno.
“Nella prevenzione dei disturbi andrologici della sfera sessuale e riproduttiva – spiega il dottor Gian Mario Malvestiti, coordinatore della settimana di prevenzione andrologica presso l’Ospedale di Busto Arsizio – è fondamentale un’alimentazione sana, che contribuisce a tener lontane le patologie cardiovascolari e dismetaboliche. La dieta mediterranea, ad esempio, aiuta, tra l’altro, ad aumentare i livelli di testosterone, il principale ormone maschile, a tenere sotto controllo il colesterolo e la quantità di massa grassa”.
Diversi i problemi che si manifestano a seconda della fascia d’età: “Dai 40 ai 60 anni – prosegue lo specialista – i disturbi sono minimi, spesso incostanti e sottovalutati. Nella fascia 60-70 aumentano le problematiche che vanno a incrociarsi con patologie cardiovascolari o diabete e sembrano meno importanti. Ma è bene non abbassare la guardia e parlarne con il medico di fiducia. Questa iniziativa può essere anche l’occasione per affrontare questioni che possono influire sulle relazioni di coppia e di cui gli uomini hanno più pudore a parlare. Una consulenza andrologica qualificata indica gli eventuali percorsi diagnostici-terapeutici da affrontare”.
L’esperienza del presidio di Busto Arsizio è pluriennale in questo campo, con un occhio di riguardo anche ai pazienti operati: “Nel nostro reparto abbiamo una notevole attenzione per la riabilitazione post-chirugica legata ai disturbi dell’attività erettile maschile conseguente a metodiche chirugiche attuate per la rimozione del tumore della vescica e della prostata”, conclude il dott. Malvestiti.
Quest’anno, infatti, la settimana di prevenzione ha una duplice valenza. Se da un lato, infatti, si mira a mettere in contatto il paziente con disturbi anche lievi con lo specialista, dall’altro l’intento è anche quello di puntare l’attenzione sull’alimentazione e su corretti stili di vita. Obesità, fumo, eccessi alimentari, assenza di attività fisica oltre a favorire le patologie cardiovascolari (ad esempio, la pressione alta) e metaboliche (il diabete mellito) sono nemici della funzionalità sessuale e della fertilità. E i numeri parlano chiaro. Secondo i dati diffusi dalla Sia sono tre milioni gli italiani che soffrono di disfunzione erettile.
All’iniziativa, giunta alla nona edizione, ha aderito per il secondo anno consecutivo, insieme a un centinaio di centri in Italia, l’Ambulatorio di Andrologia del presidio bustocco, afferente all’Unità Operativa di Urologia diretta dal dott. Carlo Buizza. L’Ambulatorio, sito al quinto piano del Padiglione Polichirurgico, è da anni attivo nella prevenzione e cura delle patologie dell’apparato genitale maschile e segue in questo ambito 200 pazienti l’anno.
“Nella prevenzione dei disturbi andrologici della sfera sessuale e riproduttiva – spiega il dottor Gian Mario Malvestiti, coordinatore della settimana di prevenzione andrologica presso l’Ospedale di Busto Arsizio – è fondamentale un’alimentazione sana, che contribuisce a tener lontane le patologie cardiovascolari e dismetaboliche. La dieta mediterranea, ad esempio, aiuta, tra l’altro, ad aumentare i livelli di testosterone, il principale ormone maschile, a tenere sotto controllo il colesterolo e la quantità di massa grassa”.
Diversi i problemi che si manifestano a seconda della fascia d’età: “Dai 40 ai 60 anni – prosegue lo specialista – i disturbi sono minimi, spesso incostanti e sottovalutati. Nella fascia 60-70 aumentano le problematiche che vanno a incrociarsi con patologie cardiovascolari o diabete e sembrano meno importanti. Ma è bene non abbassare la guardia e parlarne con il medico di fiducia. Questa iniziativa può essere anche l’occasione per affrontare questioni che possono influire sulle relazioni di coppia e di cui gli uomini hanno più pudore a parlare. Una consulenza andrologica qualificata indica gli eventuali percorsi diagnostici-terapeutici da affrontare”.
L’esperienza del presidio di Busto Arsizio è pluriennale in questo campo, con un occhio di riguardo anche ai pazienti operati: “Nel nostro reparto abbiamo una notevole attenzione per la riabilitazione post-chirugica legata ai disturbi dell’attività erettile maschile conseguente a metodiche chirugiche attuate per la rimozione del tumore della vescica e della prostata”, conclude il dott. Malvestiti.
Ulteriori informazioni sulla campagna di prevenzione si possono trovare sul sito della Sia: www.andrologiaitaliana.it.
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