Arriva l’asilo ecologico che si paga da solo
L'opera pubblica prevista dall'amministrazione sarà costruita seguendo i dettami della bio-edilizia dai materiali ai pannelli solari e al riscaldamento a pompa di calore, Nell'arco di 15 anni spesa ripagata

La copertura piana, realizzata anch’essa in legno, avrà camera di ventilazione che consente un miglior isolamento dell’edificio. L’intera struttura poggerà su un vespaio areato gettato in opera: è stato a tal proposito studiato un sistema di sfruttamento della brezza estiva che utilizza i giardini interni dei "cavedi" al fine di espellere l’aria calda mitigando la temperatura interna. Dunque un edificio ben isolato termicamente con grandi aperture a sud con lo scopo di utilizzare il calore invernale, e limitate aperture a nord per diminuire le dispersioni.
A tutto ciò si aggiunge l’installazione di pannelli fotovoltaici per la produzione di energia elettrica, di pannelli per la produzione di acqua calda, l’utilizzo di impianti ad alto rendimento e di un sistema di pannelli radianti a pavimento alimentati da pompa di calore che utilizza l’acqua prelevata dalla falda attraverso una sonda geotermica. Inoltre è previsto lo sfruttamento delle acque in eccesso della sonda (acqua non potabile) per i servizi igienici, e il recupero delle acque piovane per l’irrigazione del giardino. Gli spazi interni. La superficie complessiva della scuola materna di 1920 mq si distribuisce in 9 sezioni di 56 mq, ognuna delle quali potrà ospitare 25 bambini. Le aule disposte con orientamento sud-est avranno un ampio affaccio vetrato schermato da una pensilina esterna che crea un percorso ombreggiato da est ad ovest. In fase progettuale, particolare attenzione è stata posta al posizionamento dei locali in riferimento alla loro fruizione: un esempio sono gli spazi per la mensa, per la direzione e per le insegnanti e altri accessori con utilizzo non permanente, che sono stati distribuiti a nord, allo scopo di costituire un filtro termico per le aule.
Ogni sezione della scuola materna prevede uno spazio per le attività a tavolino ed uno per le attività speciali, eventualmente divisibili con pareti mobili. Inoltre sono state progettate aule per attività di laboratorio (pittura, modellazione, etc.) che necessitano di materiali o superfici particolari, con annessi servizi accessori. Tutte le finiture interne (intonaci, vernici, pavimenti, etc.) saranno costituiti da materiali prevalentemente naturali o riciclabili, secondo i principi più generali dell’architettura bioecologica. Inoltre sono stati previsti ampi spazi gioco polivalenti, aule per insegnanti, uffici, direzione e zone per il personale addetto alla mensa (la cucina è concepita come locale di preparazione e porzionatura dei cibi ). "Cavedi verdi" collocati all’interno dell’edificio, proietteranno luce e aria nei locali che si distribuiscono sul loro perimetro.
L’asilo nido, con ingresso da Via Terzaghi, ha una superficie di 380 mq ed costituito da un’aula unica di 125 mq, orientata a sud ovest, prospettante su un giardino d’inverno che funziona come captatore misto delle radiazioni solari, mitigando il microclima interno nel periodo invernale. A nord e a ovest sono poi collocati i servizi, gli spazi per la direzione, per le insegnanti, ed un piccolo spazio per riscaldare i cibi, mentre la cucina è in uso comune con la scuola materna. Il progetto è totalmente rispondente ai requisiti della bio-edilizia e i costi di realizzazione verranno ammortizzati in un arco temporale tra i 10 e i 15 anni. Insomma, un’opera pubblica a emissioni 0 e a costo 0 che, anzi, dopo il periodo di ammortamento, farà guadagnare soldi all’amministrazione grazie al surplus di produzione energetica che verrà venduta e immessa nella rete nazionale.
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