Bestie di satana: Sapone contro Volpe, slitta la sentenza
Ennesimo rinvio per il procedimento con rito abbreviato: dovranno essere ascoltati Mario Maccione e un suo ex compagno di cella, si torna in aula il 19 maggio. Il pm aveva chiesto tre anni per Andrea Volpe per calunnia nei confronti di Nicola Sapone
Prosegue con un ulteriore, ennesimo rinvio da parte del giudice la querelle giudiziaria tra Nicola Sapone (foto) e Andrea Volpe (foto sotto), accusato dal primo di calunnia: nemmeno l’udienza con rito abbreviato, quando si pensava ormai di chiudere, è stata risolutiva e si tornerà in aula il prossimo 19 maggio. Il gup Chiara Venturi ha disposto, a seguito dell’udienza odierna, il rinvio per acquisire le testimonianze dell’altro membro del gruppo omicida, Mario Maccione, a sua volta detenuto per una condanna a 19 anni e sei mesi (era minorenne all’epoca dei fatti: partecipò al massacro di Chiara Marino e Fabio Tollis) e non nuovo a rivelazioni clamorose. Con lui dovrà essere ascoltanto anche un altro detenuto non legato al gruppo, Sergio Lettieri, a suo tempo compagno di cella di Maccione. Secondo il giudice infatti gli elementi fin qui raccolti non erano di per sé sufficienti a dire una parola definitiva su questa vicenda, accademica finchè si vuole, viste le pesanti condanne già inflitte alle parti in causa (né Sapone né Volpe erano presenti in aula). Se le dichiarazioni di Maccione saranno confermate, sostiene la difesa, ciò costituirebbe un punto a favore di Volpe, in caso contrario si rafforzerebbe la tesi accusatoria della calunnia, ossia della gratuita attribuzione di colpe ad una persona che si sa innocente di un dato crimine.
I due protagonisti degli orrendi fatti di sangue addebitati alle Bestie di satana, condannati rispettivamente a due ergastoli e a vent’anni, sono coinvolti in una vicenda giudiziaria che li vede direttamente contrapposti. Sapone è infatti parte civile in giudizio contro Volpe, il “pentito” del gruppo, responsabile come l’altro di ben tre delitti (Marino-Tollis e Pezzotta) ma che con le sue confessioni fece scoprire l’entità dei crimini. Volpe, in interrogatori non direttamente collegati al procedimento principale, aveva accusato Sapone anche di aver partecipato all’uccisione di Antonio Grasta, trovato cadavere nei boschi di Lonate Pozzolo nell’ottobre 2000; a suo dire avrebbe altresì procurato le armi impiegate. Un delitto che Sapone non poteva aver commesso, trovandosi in quel periodo a Cuba. Le accuse si sarebbero quindi dimostrate prive di fondamento e Volpe non le confermò, a suo dire per paura della vendetta della ‘ndrangheta. La Procura lo indagò pertanto per calunnia.
In udienza il pm Massimo Baraldo, applicando lo sconto di pena di un terzo previsto dal rito abbreviato, ha chiesto tre anni di reclusione a carico di Volpe; la difesa dell’accusato, con gli avvocati Fulvio Violo e Roberta Rossetti, ha chiesto invece l’assoluzione per mancanza dell’elemento soggettivo del reato di calunnia. In parole povere, Volpe non avrebbe mentito: sarebbe stato viceversa convinto di quanto dichiarato in un primo momento, in quanto sarebbe stato ai tempi il Sapone stesso – rappresentato in questo procedimento dal legale Ernesto Savio Sarno – a dirgli del delitto Grasta, questa almeno la tesi difensiva.
TAG ARTICOLO
La community di VareseNews
Loro ne fanno già parte
Ultimi commenti
Viacolvento su Traffico a Varese: "E se dicessimo che è caotico perchè ci sono in giro troppe auto?"
Ettore S su Traffico a Varese: "E se dicessimo che è caotico perchè ci sono in giro troppe auto?"
Bruno Paolillo su Traffico a Varese: "E se dicessimo che è caotico perchè ci sono in giro troppe auto?"
erlong su Traffico a Varese: "E se dicessimo che è caotico perchè ci sono in giro troppe auto?"
massimiliano_buzzi su Vivevano nel cantiere dell'albergo in cui lavoravano in nero. Attività sospesa a Varese
Felice su Vivevano nel cantiere dell'albergo in cui lavoravano in nero. Attività sospesa a Varese
Accedi o registrati per commentare questo articolo.
L'email è richiesta ma non verrà mostrata ai visitatori. Il contenuto di questo commento esprime il pensiero dell'autore e non rappresenta la linea editoriale di VareseNews.it, che rimane autonoma e indipendente. I messaggi inclusi nei commenti non sono testi giornalistici, ma post inviati dai singoli lettori che possono essere automaticamente pubblicati senza filtro preventivo. I commenti che includano uno o più link a siti esterni verranno rimossi in automatico dal sistema.