Caso Molla, Maccione non offre spunti utili
Troppi "non ricordo" da parte dell'ex "medium" delle Bestie di satana che aveva legato la morte di Doriano Molla alla setta. Interrogato dal pm Baraldo, non ha saputo dare riscontri alle affermazioni: "Non ricordo, ero sotto l'effetto di droghe"
La tragica vicenda della morte di Doriano Molla non accenna a chiarirsi: nemmeno l’interrogatorio di Mario Maccione, l’ex "medium" del gruppo delle Bestie di satana, sembra in grado di dare un quadro preciso. Il giovane di Cavaria fu trovato impiccato il 27 dicembre 2000 nella Valle del Boia, non lontano da casa, appeso ad un albero con un filo elettrico al collo. La madre, Flaviana Cassetta, non ha mai creduto alla tesi del suicidio e non appena è emersa la sequela di crimini delle Bestie di satana ha puntato decisa in quella direzione. Il gip Luca Labianca del tribunale di Busto Arsizio aveva disposto la revoca dell’archiviazione disposta a suo tempo dal pm Baraldo e concesso tempo fino al 30 aprile per continuare le indagini. segnatamente, si trattava di sentire Maccione, che in dichiarazioni rilasciate al quotidiano "Il Giornale" indicava in Doriano Molla una delle vittime della setta.
Davanti al pm Baraldo, però, Maccione non ha però riferito alcuna circostanza precisa ed inequivocabile in grado di sostanziare le sue affermazioni, fatte, così ha detto, "per sentito dire". Come sempre Maccione ha ribadito di ricordare solo confusamente quel periodo, circa dieci anni fa, in cui già aveva ucciso (l’orrendo assassinio di Fabio Tollis e Chiara Marino, gennaio 1998, in cui lui appena sedicenne fu il primo a colpire), a causa della "nebbia acida" delle droghe che assumeva in abbondanza. Maccione aveva detto tra l’altro in passato di aver sentito altri componenti del gruppo – gli arcinemici Volpe e Sapone, il "pentito" condannato a vent’anni e l’"irriducibile" con due ergastoli sulle spalle – accusarsi a vicenda della morte di Molla, ma di non poter confermare con certezza la circostanza. Identica incertezza sul fatto che Molla possa aver frequentato gente legata alla setta: per Maccione, che sta scontando una condanna a 19 anni e sei mesi, potrebbe essere, ma non si ricorda assolutamente in che termini, con quali persone, in che periodo. Notte e nebbia.
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