Cesare Pavese e la Resistenza

Giovedì sera in Biblioteca un antipasto delle celebrazioni del 25 aprile

In Biblioteca un antipasto delle celebrazioni del 25 aprile: un incontro pubblico per scoprire la Resistenza negli scritti di Cesare Pavese.
Giovedì 23 aprile alle 21.00 la Biblioteca Civica “Gianni Rodari” di via Torre 2 a Cardano al Campo ospita la conferenza “Cesare Pavese: tra letteratura e resistenza” organizzata dall’assessorato alla cultura del Comune di Cardano al Campo. Relatrice della serata sarà la Prof.ssa Rita Gaviraghi, docente di Letteratura italiana presso il Liceo Scientifico di Sesto Calende nonché associata dell ‘A.N.P.I. sezione Attilio Colombo di Gallarate. In programma un percorso letterario tra le pagine di Pavese legate al periodo della dittatura fascista e della guerra di Liberazione. L’incontro è stato pensato in occasione dell’Anniversario della Liberazione del 25 aprile.
«L’obiettivo di questo incontro, così come di tutti gli eventi collaterali alla celebrazione civile del 25 aprile – sottolinea l’assessore alla cultura, pubblica istruzione e pari opportunità del Comune di Cardano al Campo Laura Prati – è di andare oltre alla celebrazione istituzionale fine a se stessa, per far conoscere ai cittadini cardanesi gli avvenimenti storici ma soprattutto la quotidianità della vita delle persone comuni in tempo di guerra. Non ci sono solo gli eroi e le grandi storie della guerra, ma anche la vita vissuta e più vicina a noi della gente semplice, di chi giorno dopo giorno “resisteva” senza combattere, come gli intellettuali, come le donne che assistevano e coprivano i partigiani. E’ importante che della Resistenza emergano tutte le sfaccettature: in questo senso la letteratura di Cesare Pavese, intellettuale che non partecipò attivamente alla Resistenza e che nei suoi testi ci ha lasciato uno sguardo distaccato ma intenso di osservatore (come ne “La casa in collina”) di quel periodo, può essere un modo per conoscere e comprendere sfumature ed esperienze della Resistenza che normalmente non vengono celebrate nell’ambito della ritualità ufficiale».
Cesare Pavese non fu coinvolto in prima persona nella Resistenza ma nel 1935 fu arrestato e condannato a tre anni di confino in Calabria in quanto copriva un militante antifascista ricevendo la posta per conto di quest’ultimo. In quegli anni scriveva e faceva l’insegnante: non fu un eroe ma visse e raccontò quel periodo con lucida intensità. Ingresso libero e gratuito.

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Pubblicato il 22 Aprile 2009
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